Calcio
Inter, Zhang come Yonghong Li?
Indiscreto 09/02/2021
Juventus-Inter è una partita importante, perché la finale di Coppa Italia (quest’anno a San Siro, il 19 maggio) interessa a tutti, ma per gli Zhang non è la più importante. I proprietari dell’Inter sono infatti a caccia di soldi ed ogni ipotesi che sia praticabile entro il 31 marzo, data oltre la quale il club potrebbe rischiare l’esclusione dalle coppe (se non pagherà al Real Madrid la rata di Hakimi, come minimo), diventa credibile. Per questo al di là delle trattative con BC Partners ed altri, è da tenere in considerazione il piano B di Suning, cioè quello di rimanere in qualche modo se le offerte dovessero essere da avvoltoi.
Il Sole 24 Ore, a firma Carlo Festa, ha oggi parlato espressamente di contatti per nuovi finanziatori, più che per nuovi azionisti, facendo il paragone con il Milan di Yonghong Li (…) che si fece finanziare da Elliott. Certo se l’imprenditore (…) cinese che così favorevolmente aveva colpito Berlusconi, all’ultimo conteggio diventato statista responsabile, avesse pagato i debiti verso gli americani adesso il padrone del Milan sarebbe ancora lui e del resto l’idea di base degli Zhang sarebbe proprio questa: vendere bene oppure resistere indebitandosi.
Poi il concetto di vendere bene è relativo: se fossero disperati per un’uscita di scena senza danni basterebbero 500 milioni di euro, perché gli altri loro crediti verso l’Inter rimarrebbero crediti, e lo sanno tutti. Altro che il miliardo di cui si favoleggia… Una cifra che comunque rende soltanto un bel sogno (sarebbe il nostro, da estendere a tutto il calcio italiano) l’azionariato popolare, ma che potrebbe far entrare in scena diversi italiani più o meno in cordata. L’unica certezza è che in fase avanzata di trattativa ci sono soltanto gli inglesi di BC Partners: fosse vera l’offerta da 800 milioni, ma ne basterebbero molti meno, l’Inter si potrebbe considerare già loro, senza intraprendere la strada di Yonghong Li.