Il vulcanico De Laurentiis

10 Settembre 2020 di Indiscreto

Aurelio De Laurentiis è risultato positivo al Covid, ma la notizia è che lo ha comunicato soltanto ieri sera dopo avere partecipato all’assemblea di Lega che ha decretato l’ingresso del calcio italiano nell’era dei fondi di investimento. Sapeva già della sua positività? Non lo sapeva? Di sicuro si è presentato in via Rosellini, di fronte a 19 colleghi o pseudo-tali, già con la febbre e, come minimo, con un tampone già effettuato e di cui ancora non conosceva l’esito.

Con altri protagonisti avremmo assistito allo scatenamento social delle suorine del Covid, gente che sogna un’Italia tutta in casa con mascherina e distanziamento. Qui non si è usata nemmeno l’unica soluzione logica, cioè la prudenza… De Laurentiis invece al massimo sarà giudicato ‘vulcanico’, perché criticandolo si criticherebbe implicitamente il grande pubblico di Napoli (parentesi: Mertens è più napoletano di lui, che vive fra Roma e Los Angeles). In generale si offendono quasi tutti, in tutte le città, i famosi dodicenni di Berlusconi (ci piace ricordarlo vivo) che vogliono sempre leggere cose positive, ma a Napoli sempre un po’ di più. Tranquilli, quindi: nessuno scriverà che De Laurentiis andrebbe squalificato e quindi il presidente potrà continuare a fare il suo intelligente trading.

Il numero di De Laurentiis, grande sponsor dell’entrata dei fondi e quindi vincitore di giornata sul partito dei lotitiani (alla fine composto solo da Lotito), non deve far dimenticare la portata epocale del cambiamento. Chi spenderà 1.500 milioni di euro per avere in partenza il 10% di nulla (la media company con ancora i diritti televisivi conferiti ma ancora da vendere) di certo pretenderà dirigenti di Lega adeguati alla nuova situazione, non i soliti amici degli amici, ma soprattutto una Lega dove tutti abbiano paesi dignità ed in molti, diciamo almeno i 6 o 7 della Premier League, possano realisticamente puntare allo scudetto. Anche il Napoli.

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