Calcio

Il panettone di Giampaolo e il certificato di Sacchi

Indiscreto 28/08/2019

article-post

I bookmaker cominciano a pensare che Marco Giampaolo sarà esonerato dal Milan entro Natale, una volta si sarebbe scritto ‘Giampaolo non arriva al panettone’. Quantificando, la quota del suo esonero è scesa, dopo la sconfitta contro l’Udinese, da 7,50 a 4,25. In maniera grezza, ricavando la probabilità, potremmo dire che dal 13,3% di probabilità di essere cacciato nei prossimi 4 mesi siamo saliti a 23,5.

Ragionamenti che significano qualcosa soltanto per noi scommettitori: magari già sabato, dopo avere asfaltato il Brescia, Giampaolo tornerà ad essere quel maestro raccontato da quella parte di giornalismo che ha bisogno di credere in un guru, in un professore, in un figura che li illuda che il calcio non sia un misto di bravura, forza e casualità. Un giornalismo da allenatori frustrati che si abbevera agli endorsement di Sacchi (l’ultimo è stato per Conte, auguri), quasi tutti sballati.

Con il senno di poi siamo tutti pronti ad esaltare o a linciare Giampaolo per ciò che farà al Milan, con quello di prima scriviamo che si tratta di un allenatore che è stato esonerato praticamente in ogni squadra in cui ha allenato e che solo negli ultimi anni, fra Empoli e Sampdoria, ha trovato una dimensione da Serie A medio-bassa. Che non è assolutamente quella del Milan, nemmeno del Milan di adesso che quasi con gli stessi giocatori Gattuso aveva portato a un punto dalla Champions League.

Però Giampaolo è stato, da Sacchi (che è arrivato a definirlo ‘Maestro e stratega’) e dagli altri distributori di patentini, inserito nel girone dei maestri di calcio, quelli che ‘I giocatori devono assimilare i suoi metodi’ mentre gli altri, i mestieranti che non capiscono la grandezza del 4-3-1-2, vanno giudicati banalmente solo per il rapporto fra risultati e valore della rosa.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro del Calcio 2025-26

    Lo spazio 2025-26 per i commenti riguardanti lo sport più commentato del pianeta, con la finale del Mondiale 2026 come punto d’arrivo. Sarà un lungo addio…

  • preview

    Adani o Caressa?

    Adani o Caressa? La disfatta della Nazionale contro la Norvegia è diventata l’ennesima occasione per proseguire un dissing che ormai non fanno più nemmeno i nostri rapper della mutua. In estrema sintesi: Caressa qualche mese fa, prima dell’inizio del girone, aveva detto che l’Italia al di là di Haaland non poteva tenere una squadra come […]

  • preview

    Gattuso o La Russa?

    Gennaro Gattuso o Ignazio La Russa? Un Di qua o di là soltanto calcistico, anche perché le posizioni politiche non sono distanti (anzi, nel confronto il presidente del Senato sembra quasi un progressista woke), che parte dalla contestazione di Chisinau da parte dei grotteschi Ultras Italia, con tanto di ‘Andate a lavorare’, roba che non […]