Sport

Il Mondiale di Allegri e Adani

Stefano Olivari 20/09/2021

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Allegri o Adani? Il ‘Di qua o di là’ è sempre valido, anche cambiando i nomi si contrappongono sempre più o meno gli stessi due partiti. Non è decisamente il momento dell’allenatore livornese, il cui ritorno sulla panchina della Juventus è avvenuto in una Juventus ben diversa da quella dell’estate 2014. Mentre è il momento di Adani, che Sky ha salutato senza troppi complimenti e che è ricercatissimo anche come intervistato, oltre che come opinionista. Il suo futuro? Alla RAI, come ospite e come telecronista, con l’orizzonte del Mondiale 2022. Dove con qualche incastro diverso sarebbe potuto andare come assistente di Mancini.

2. Sabato sera dopo la semifinale della pallavolo stavamo guardando su YouTube gli highlights di Sassuolo-Torino, giocata venerdì, quando all’improvviso ci è comparso il video pubblicitario di playloveracademy.it. Sito di culto, una academy che insegna agli uomini tecniche di seduzione. Non sappiamo se le risposte siano valide, però adoriamo le loro domande e ne riparleremo. Ma tornando a Sassuolo-Torino, da segnalare è la profilazione degli utenti: chi il sabato sera guarda roba del genere è ritenuto il cliente tipo di playloveracademy.it.

3. Raramente facciamo il tifo contro l’Italia, ci devono essere sulla sua panchina proprio Sacchi o Pianigiani. E raramente facciamo il tifo contro le avversarie dell’Italia, tranne che nel caso di paesi con un diffuso sentimento anti-italiano. La Slovenia è proprio uno di questi… Unico punto a favore della sua nazionale di pallavolo quello di essere fra le poche ad indossare vere magliette e non le canottiere da tamarri che si pensa incontrino di più il gusto dei giovani. Ma sarà vero?

4. Fra Auditel, Nielsen, DAZN, eccetera, gli ascolti televisivi del calcio sono diventati più opinabili del calcio. Restringendo il discorso all’Auditel, la finale degli Europei di pallavolo ha su RaI 3 avuto 3.408.000 spettatori medi con il 15,84% di share, mentre Juventus-Milan su DAZN 852.000 con il 3,84%. Sempre giusto ricordare che stiamo confrontando un titolo che l’Italia del volley non vinceva da 16 anni e una partita di inizio campionato: la forza del calcio è che si ripresenta ogni settimana, può fare schifo ma è sempre lì, con i suoi intervistatori che usano ‘comfort zone’ a caso.

5. L’Equipe, dopo aver visionato un documento dell’ATP, ha rivelato come sarà organizzato il tennis dal 2023: 10 Masters 1000, di cui 7 nell’arco di 12 giorni (iniziando quindi il mercoledì, come Indian Wells) e 16 tornei 500, sopra a tutto il resto. Significano 33 settimane occupate da tornei importanti (Barcellona e Queen’s sono 500, per dire, come lo Washington vinto da Sinner), da sommarsi alle 8 degli Slam. Si arriva così a 41 settimane, senza contare le qualificazioni (a Roma la testa di serie numero 1 era Norrie, per dire la difficoltà di un Masters 1000) e i 250 di casa, quelli a cui è difficile dire di no.

(16.10 di lunedì 20 settembre 2021, continua)

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