Economia

Il miglior esattore possibile

Stefano Olivari 14/05/2011

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di Anna Laura
Caro Stefano, vediamo se i conti tornano. La benzina ci costa alla pompa 1,6 euro al litro, il petrolio costa 104 dollari al barile (160 litri). Nel 2009, quando il prezzo del petrolio era di 147 dollari al barile costava come adesso. Anzi, 2 cent di meno. Con un barile che costava 92 euro, mentre oggi in proporzione costa 72. I  conti non tornano. Perché? La campagna acquisti prossima ventura dell’Inter, la guerra alla Libia, i debiti della Fiat?
Io spero che la motivazione giusta sia la prima, ma le domande esigono risposte. Una risposta è questa: il prezzo della benzina serve a rimpinguare le casse statali per via del quasi 75% di accise (leggi tasse) sul prezzo finale. La benzina è insomma il miglior esattore fiscale possibile, al di là delle considerazioni di giustizia sociale. Il petrolio cosi caro, invece ha un’altra motivazione, oltre alla speculazione: viene pagato in bond americani. Molti pensano che il petrolio venga pagato cash, invece di solito non è così. Viene pagato cash solo al 5%: cioè 5,25 dollari al barile cash. Il resto, 99,75 dollari, in bond americani. Ecco come viene tenuto in piedi il debito pubblico americano e in ultima analisi il mondo. Ecco il perchè della definizione ‘petrodollari’. A questo si aggiungono anche i Cds, ovvero i certificati di assicurazione contro il calo della produzione estrattiva e il gioco è fatto. Bella invenzione i Cds.
Il resto lo fanno computer ad alta frequenza, che insieme ad altri trucchi consentono alle banche di prosperare a rischio zero (soldi poi buttati via facendo credito a mafiosi o costruttori legati alla politica) con diecimila operazioni al secondo mentre il vostro computer, ma anche quello del vostro consulente finanziario in agenzia, ha sempre quell’attimo di ritardo nel prendere l’ordine. Semplificando: una parte del mercato sa in anticipo cosa farà l’altra parte.
Altro trucco legato ai bond è il quantitative easing. La Fed compra il debito americano, cioè stampa denaro con cui acquista bond americani. E poi trovo quelli che vogliono fare i precisini, che mettono le virgole per dire che loro ne sanno di più, ma…Mi parlano di default pilotati al 25 % della Grecia, lo sai Stefano che significa? Significa che le banconote emesse dalla Grecia varranno il 25% in meno. Controlla quante banconote greche girano anche qui, siamo sommersi ma questi vogliono che si parli di calcio quando i meccanismi che ci stanno stritolando sono così evidenti: altro che complotti di entità segrete, qui è tutto ufficiale. Ma sì, parliamo di calcio che è meglio. L’Inter chi compra?

Anna Laura
(in esclusiva per Indiscreto)

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