Basket

Il fuoco è ancora vivo

Stefano Olivari 11/12/2008

article-post

Sperando di fare cosa gradita alle poche centinaia di lettori interessati (non è un vezzo manzoniano, purtroppo l’argomento è proprio di supernicchia), il punto sul progetto di ricostruzione dell’anima della All’Onestà Milano, o Mobilquattro-Xerox che dir si voglia. Dopo avere contattato uno ad uno molti dei protagonisti di quell’epopea, il libro che stiamo scrivendo con l’amico-collega Giorgio Specchia da polveroso baule di ricordi si è trasformato in una valanga di contatti, progetti, sogni, emozioni. Gli incontri con Giovanni Milanaccio, primo presidente ed artefice della scalata (in sei anni!!!) dall’oratorio alla serie A, e proprio stamattina con Dante Gurioli, giovanissimo allenatore nell’ultimo anno Xerox (ultimo anno anche di Jura a Milano) nonché del Geas femminile (due scudetti con lui in panchina, ai tempi di Mabel Bocchi, Rosy Bozzolo, Wanda Sandon, Cristina Tonelli: fra le riserve ricordiamo Graziella Battistella, mamma di Andrea Crosariol), hanno fatto nascere qualcosa di diverso dalla nostalgia per un basket le cui dimensioni non erano poi molto diverse a quelle di oggi. Leggiamo sul primo Superbasket firmato da Claudio Limardi che la media-partita in serie A è di 3740 spettatori: nel recente passato si è fatto anche di peggio, ma siamo comunque su numeri da palazzetto anni Settanta. Milanaccio ha lasciato il basket nel 1971, quando il budget per una stagione di buon livello era intorno ai 300 milioni di lire: rapportando il tutto all’indice dei prezzi al consumo significa 2,6 milioni di euro di oggi, cioé proprio il budget per vivacchiare nella serie A 2008-2009 (anche se c’è chi spende meno). Gurioli ha allenato la prima squadra nel 1978-1979, più giovane allenatore della serie A (nonché unico a non avere, in Italia, un record perdente contro Dan Peterson: 1-1 il bilancio degli scontri diretti…), prima di dedicarsi alle sue attività imprenditoriali ed al basket di base con entusiasmo immutato ed immutabile (non esiste addetto ai lavori, di ogni livello, che non lo conosca). Ripartiamo da dove era finita, per arrivare chissà dove: forse da nessuna parte, ma sarà stato bello lo stesso.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Scommettendo con Rozier

    Tutti stanno parlando del nuovo scandalo scommesse che ha toccato la NBA e fra questi tutti ci siamo anche noi. Qui su Indiscreto volevamo aggiungere qualche considerazioni da scommettitori appassionati, in attivo in diversi sport (la pallacanestro NON è uno di questi, nonostante sia il nostro preferito) e che spesso hanno avuto a che fare […]

  • preview

    Olimpia Milano o InterMilan NBA?

    Olimpia Milano o InterMilan NBA? Riformuliamo: può, nella pallacanestro ma anche in altri sport, una nuova squadra di altissimo livello sostituire come tifo un’altra squadra? Il pretesto per questo Di qua o di là quasi filosofico arriva ovviamente dall’ipotesi, non strampalata visto che lo stesso Adam Silver ha sempre detto di guardare con attenzione alle […]

  • preview

    Sassi sul cuore

    Oscar Eleni, accompagnato dalla cicogna di Agropoli, in fuga dal centro commerciale, per trovare rifugio nella “Linea d’ombra” trevisana dove garantiscono un bel viaggio fra astrazione ed impressionismo. Grande pittura da Picasso a Van Gogh, lontano da grandi catastrofi fra Kiev, Gaza, i bunker dove si rifugeranno in pochi se lasceranno liberi dal manicomio gli […]