Economia

Il crollo di Novo Nordisk

Redazione 29/07/2025

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Copenaghen, 29 luglio 2025Novo Nordisk, il colosso farmaceutico danese leader nel mercato dei farmaci GLP-1 per il diabete e l’obesità, ha scosso il mercato con l’annuncio di dati preliminari per la trimestrale del secondo trimestre 2025 e un drastico taglio delle previsioni di crescita per l’intero anno. La società, nota per i suoi farmaci di punta Ozempic (per il diabete di tipo 2) e Wegovy (per il trattamento dell’obesità), ha registrato un primo semestre solido, ma ha avvertito che il secondo semestre sarà significativamente più debole, soprattutto a causa delle difficoltà incontrate negli Stati Uniti. La reazione degli investitori è stata immediata: il titolo è crollato del 23,11% alla Borsa di Copenaghen, segnando una delle peggiori performance giornaliere nella storia recente della società.

Dati preliminari: crescita nel primo semestre, ma con effetti contabili – Secondo i dati preliminari pubblicati il 29 luglio 2025, Novo Nordisk ha registrato una crescita dei ricavi del 18% nel secondo trimestre e del 18% nel primo semestre 2025 rispetto all’anno precedente, a tassi di cambio costanti. L’utile operativo è aumentato del 40% nel secondo trimestre e del 29% nei primi sei mesi dell’anno, con un utile rettificato per azione atteso a 12,49 corone danesi per il semestre e 5,96 corone per il secondo trimestre. Questi numeri, apparentemente robusti, sono stati però gonfiati da rettifiche contabili, come un aggiustamento di 3 miliardi di corone danesi nel secondo trimestre legato alla disposizione 340B negli Stati Uniti. Senza questi effetti, la performance operativa appare meno brillante, evidenziando le difficoltà sottostanti.

Taglio della guidance: prospettive Ridimensionate per il 2025 – Novo Nordisk ha rivisto al ribasso le sue previsioni per l’intero anno 2025, suscitando preoccupazione tra gli investitori. La nuova guidance prevede una crescita delle vendite compresa tra l’8% e il 14% (rispetto al 13%-21% stimato in precedenza) e una crescita dell’utile operativo tra il 10% e il 16% (contro il precedente 16%-24%), entrambe a tassi di cambio costanti. La società ha attribuito queste revisioni a una serie di fattori, principalmente legati al mercato statunitense, che rappresenta oltre la metà dei suoi ricavi. In particolare:

Wegovy e il mercato dell’obesità – Le vendite di Wegovy, il farmaco anti-obesità di punta, hanno deluso le aspettative negli Stati Uniti. La crescita è ostacolata dalla persistenza di composti galenici “pericolosi e illegali” – secondo la definizione di Novo – che continuano a essere commercializzati nonostante la scadenza del periodo di tolleranza concesso dalla FDA il 22 maggio 2025. Inoltre, l’espansione del mercato dell’obesità è stata più lenta del previsto, e la concorrenza, in particolare da parte di Zepbound di Eli Lilly, sta erodendo quote di mercato. Zepbound, più economico e ritenuto più efficace in alcuni studi clinici, ha raggiunto una quota di mercato vicina al 40% negli Stati Uniti, contro il 60% di Wegovy.

Ozempic e il mercato del diabete – Anche Ozempic, il trattamento per il diabete di tipo 2, sta affrontando una crescita inferiore alle attese negli Stati Uniti, dove la competizione con alternative più economiche e l’impatto delle farmacie di compounding pesano sulla penetrazione di mercato.

Mercati internazionali – La penetrazione di Wegovy in alcuni mercati internazionali selezionati è risultata inferiore alle aspettative, complicata da una domanda più debole e da dinamiche competitive. A questi fattori si aggiunge l’impatto negativo delle fluttuazioni valutarie, con il deprezzamento del dollaro statunitense rispetto alla corona danese che ridurrà la crescita delle vendite e dell’utile operativo di circa 4 e 7 punti percentuali, rispettivamente, quando espressi in corone danesi. Il flusso di cassa libero è ora previsto tra 35 e 45 miliardi di corone danesi, riflettendo vendite più deboli e una crescita ridotta dei volumi dei trattamenti GLP-1.

Reazione del mercato: crollo del titolo – L’annuncio del taglio della guidance ha scatenato una vendita massiccia delle azioni Novo Nordisk, con il titolo che ha perso il 23,11% in una sola sessione a Copenaghen, toccando i livelli più bassi dall’inizio del 2022. Questo crollo si aggiunge a un anno già difficile per la società, che ha visto il suo valore di mercato ridursi di oltre il 50% dal picco di giugno 2024, quando era la società più capitalizzata d’Europa, superando persino LVMH. La capitalizzazione attuale si attesta intorno a 1,57 trilioni di corone danesi, con il prezzo delle azioni sceso a circa 348,50 corone il 29 luglio 2025, rispetto a un massimo di 942,40 corone nell’ultimo anno. Il sentiment negativo è stato amplificato dalle crescenti preoccupazioni sulla concorrenza di Eli Lilly, che con il suo farmaco Zepbound sta guadagnando terreno rapidamente, e dai timori legati a possibili dazi negli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, che potrebbero comprimere ulteriormente i margini. Inoltre, la dipendenza di Novo Nordisk dai farmaci GLP-1 (che rappresentano oltre l’80% dei ricavi) aumenta la volatilità del titolo, come evidenziato dal Morningstar Uncertainty Rating “High”.

Strategie di risposta e prospettive future – Per contrastare le sfide, Novo Nordisk sta adottando diverse misure. La società ha intensificato le azioni legali contro le farmacie di compounding che producono alternative non autorizzate ai suoi farmaci, cercando di proteggere la sua quota di mercato. Inoltre, l’introduzione di NovoCare, un servizio di telemedicina e vendita diretta online di Wegovy negli Stati Uniti a un prezzo competitivo di 499 dollari al mese (contro i 1.350 dollari di listino), mira a migliorare l’accessibilità e a contrastare le alternative più economiche. L’accordo con CVS Health, che dal 1° luglio 2025 renderà Wegovy l’unico farmaco GLP-1 coperto per l’obesità nel suo formulario nazionale, rappresenta un altro passo strategico. Sul fronte della ricerca e sviluppo, Novo Nordisk sta spingendo per il lancio della semaglutide orale per l’obesità, previsto per il 2026, che potrebbe darle un vantaggio competitivo rispetto all’orforglipron di Eli Lilly, atteso con un anno di ritardo. Inoltre, l’azienda attende una decisione normativa nella seconda metà del 2025 per l’indicazione di Wegovy nel trattamento della steatoepatite associata a disfunzione metabolica (MASH), che potrebbe aprire un nuovo mercato significativo.

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