Calcio

I missili di Prandelli

Libeccio 13/06/2011

article-post

di Libeccio
Il calcio associativo di Luis Enrique, l’arma segreta degli azzurri, la confessione di Mexes, il piano B di Marotta e i veri sogni estivi dei tifosi.
 
1. Luis Enrique nell’incertezza generale che circonda la Roma ha parlato del calcio che predilige, definendolo calcio associativo. Probabilmente perché gli altri allenatori praticano, al contrario, un calcio dissociativo. In questo starà probabilmente la bravura dello spagnolo. La stampa nostrana, soprattutto qui a Roma, lo ha presentato come allenatore vincente e come colui che a Roma dovrà replicare la cosiddetta cantera blaugrana. Un dettaglio che Luis Enrique in Spagna partecipasse alla Segunda Division, con la vittoria che nemmeno gli era richiesta (il Barcellona B non può ovviamente giocare nella Liga dove c’è già il Barcellona vero) e le pressioni inesistenti.
2. Sempre perché da umili lettori tentiamo sempre di separare il contenuto di un messaggio dalla sua componente propagandistica (a dire il vero dovrebbero farlo i giornalisti), segnaliamo una notizia che molto ci ha colpito successivamente alla gara vinta (trionfalmente) dalla nazionale di Prandelli contro l’Estonia, anche grazie (è lo stesso Prandelli a raccontarlo) ad un programma in uso tra le forze Nato per i bombardamenti missilistici. Neanche aveva finito di tesserne le lodi (del programma) che i suoi guerrieri hanno rimediato due pappine dal vecchio Trap che usa semplicemente il fischio a due dita per richiamare l’attenzione dei suoi giocatori affinchè non vengano colpiti dai missili di Prandelli.
3. Philippe Mexes in una intervista rilasciata a Mediaset ha raccontato che: “da bambino sognavo di giocare nel Milan e di indossare questa maglia”. In tutti questi anni a Roma, dove fra l’altro si è trovato benissimo, è riuscito a tensri dentro un segreto come questo?
4.Sanchez e Rossi più lontani dalla Juve, ma Marotta ha un piano B segretissimo per arrivare a Ribery”. Così incredibilmente titolava un importante quotidiano sportivo nazionale qualche giorno fa a proposito delle strategie di mercato bianconere. Che facile mercato quello calcistico (dei tifosi di calcio) per l’industria editoriale e pubblicitaria. Sul fronte Inter invece il sito di riferimento del tifo lamentava che chiacchiere tante (i nomi sono quasi gli stessi della Juve, sul quotidiano sportivo più letto dagli interisti: che fantasia…), ma ad oggi non si vede un movimento di quelli da annotare che sia uno. Si sente parlare soltanto delle cessioni di Pandev, Maicon e Sneijder, con il rinnovo di Lucio che appare ancora difficile. Se il profilo tecnico dell’Inter rimane quello attuale, l’unico colpo di Moratti rischia di essere la possibile partenza di Ibrahimovic per Madrid. Divertenti sono comunque le acrobazie degli uffici stampa e dei giornalisti di area per inventarsi ‘vertici’, ‘incontri segreti’ e cose del genere. In questa lotta fra Tuttosport e Gazzetta vince comunque Tuttosport per l’impegno, non fosse altro che perché deve occuparsi di una sola squadra e scrivere che tutto il mondo vuole rinunciare alla Champions League per venire alla Juve è in certi giorni davvero dura.
5 – “Si ventilano sviluppi clamorosi e coinvolgimenti eccellenti”, dicono quasi tutti i media circa il nuovo scandalo di calcioscommesse. Sviluppi clamorosi: ognuno corre a leggere il pezzo di approfondimento cercando di capire se la sua squadra è stata o potrà essere coinvolta dall’ex bomber appesantito, dal dentista dall’appetito insaziabile o dal tabaccaio fessacchiotto travolto da perdite più grandi di lui. Sviluppi clamorosi funziona anche per godere se nel tritacarne finisce qualcuno della squadra avversaria per antonomasia. Dio volendo che sia anche eccellente il coinvolto che si gode anche di più. Per uno juventino il massimo potrebbe essere che ad essere coinvolto fosse il seminarista Zanetti e per un interista il massimo potrebbe essere che ad essere coinvolto fosse Del Piero. Questi sono adesso i sogni estivi.
 
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Le consulenze di Bocconi e Politecnico

    La vendita-svendita di San Siro è rimandata a settembre o forse a mai, non lo sanno nemmeno Marotta e Scaroni, ma questa vicenda dimostra una volta di più come a Milano e un po’ in tutta Italia (con la differenza che in gran parte del resto d’Italia nessuno vuole abitarci: da qui nascono i valori […]

  • preview

    Il Muro del Calcio 2025-26

    Lo spazio 2025-26 per i commenti riguardanti lo sport più commentato del pianeta, con la finale del Mondiale 2026 come punto d’arrivo. Sarà un lungo addio…

  • preview

    UEFA contro San Siro

    Dilettanti allo sbaraglio o professionisti in malafede? L’ironica domanda del professor Scoglio era spesso rivolta ai giornalisti, ma quelli che raccontavano il suo calcio erano premi Pulitzer in confronto alla maggioranza di quelli che fiancheggiano i costruttori, la politica milanese quasi al completo, la sedicente società civile, ovviamente Inter e Milan, nell’operazione che dovrebbe terminare […]