Economia

Gratitudine africana

Italo Muti 02/04/2009

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di Italo Muti

1) Prima di questo rimbalzo con fase laterale incorporata, la borsa italiana aveva avuto una discesa repentina e piuttosto forte. Molti si domandavano come mai, perchè, non trovando mai la risposta.
2) Forse perchè dovevano andare molto indietro nel tempo, con storie di cambiali lunghissime da onorare, memori del tempo passato, quasi come se Odino volesse tornare.
3) Forse che il ribasso era guidato da amici muslim però africani (con figli aspiranti calciatori, fuori tempo massimo) che abbassavano forsennatamente i prezzi per entrare al momento giusto. Entrare per sedersi meglio, decidere e ricambiare.
4) Per esempio in Unicredit (un nome a caso), Generali (altro nome preso nella guida telefonica)? E cosa dire della Fiat, sorella delle altre due?
5) Entrare pesantemente in queste vuol dire poi entrare nel salotto buono Mediobanca, quello che conta e che pesa a livello incrociato. Per comandare in Generali, basta essere forti nella controllante, costa pure meno.
6) Se poi a capo della controllante c’è una persona che hai tirato fuori dai guai, onorando la il salvataggio ricevuto molti anni a a parti invertite, allora il quadro è sempre più chiaro.
7) Se poi tu sei già dentro la controllante, ma vuoi contare di più, avere degli amici che ti spalleggiano e il presidente che comunque non ti è nemico, i sogni possono diventare realtà, anche nell’autunno della vita.
8) Ma le banche non subiscono questa maledetta crisi con varie esposizioni? Beh, se tu hai forti esposizioni verso gli aironi e, quest’ultimi, rientrano nella vecchia cara casa Alitalia, tutto si appiana e le opposizioni di principio di dileguano come neve ai tropici.
9) E’ vero che questo è tendenziale, ma le radici forti sono importanti, come i sogni che svaniscono.
10) Qui a Monte Carlo Flavio Briatore è ben conosciuto: potrei giurare che del Torino non gli importa niente. E poi Cairo che vende spinto dal bisogno è un falso mito: nonostante la fama di grande venditore i suoi giornali, essendo di target medio-basso, dipendono meno di altri dalla pubblicità. Magari si è solo stancato, ma questo è un altro discorso: comunque ad un alfiere del PdL la squadretta serve sempre.
11) Brutta aria a Sky, dove licenziano persone (non giornalisti, per questo non leggete in giro le solite lagne corporative) con un semplice sms: è accaduto dieci giorni fa. Ma cosa dico ‘licenziano’? Non rinnovano il contratto a termine, oggi si dice così.
12) Ma come si fa a scrivere che Michele Ferrero comprerà il Milan e pretendere di essere presi sul serio? Informarsi mai? L’uomo più ricco d’Italia ha tre passioni: a) il lavoro, incompatibile con il cialtronismo a tempo pieno del calcio italiano; b) la riservatezza; c) il Torino, a cui in passato ha dato silenziosamente una mano.
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Dentro la Finanza)

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