Calcio

Gli sfavoriti di solito perdono

Stefano Olivari 20/07/2010

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di Stefano Olivari
La statistica è di solito buona consigliera, anche se l’analisi del passato rischia a volte di mettere in secondo piano le notizie del presente. Le decine di migliaia di giocate di cui teniamo conto non danno quindi indicazioni operative sul risultato di Koper-Dinamo Zagabria di stasera, ma sono fondamentali per non perdere soldi in maniera sistematica. Limitando il discorso al calcio, l’esperienza personale e soprattutto i dati dei bookmaker sui pay-out (la percentuale delle giocate totali che torna nelle tasche dei giocatori) dice chiaramente che al salire delle quote il vantaggio del banco aumenta in maniera esponenziale.
Traduzione: giocando per ipotesi su tutti i risultati dati a 8,00 (la classica vittoria in trasferta della piccola squadra) ci ritroveremmo nel medio periodo con circa il 65% del nostro capitale. In una Inter-Chievo si può venire così a creare una situazione paradossale: la grande, giocata anche in base al nome, ha una quota ridotta rispetto al giusto a causa dell’allibraggio mentre la piccola ha una quota generosa ma comunque perdente. E’ insomma il tipo di evento che punisce lo scommettitore in ogni caso: fra i due errori, stando ai dati delle ultime cinque stagioni, il meno ’sbagliato’ è quello commesso puntando sull’Inter, visto che giocando sempre sulla squadra favorita in casa offerta a meno di 1,30 il pay-out sarebbe di circa il 93%. Per fare un confronto, lo stesso giochino sulla favorita in casa a meno di 1,50 ridarebbe il 91% delle puntate. Conclusione: gli sfavoriti sono molto più sfavoriti di quanto dicano le quote.
(pubblicato sul Giornale di oggi) 

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