Calcio
Gazza che non si capisce
Stefano Olivari 20/04/2009
Sempre sul tema discriminazioni, che non riguardano solo il colore della pelle (e non in un senso solo) ma cento altre nostre caratteristiche. Interessante segnalazione di Nicola, residente a Londra e fedelissimo di Match of the Day, lo storico (è nato nel 1964, lo vedevamo anche in Kuwait nel 1978: la vendita dei diriti tivù all’estero è iniziata prima dell’era Premier…) programma della Bbc. Nella puntata di ieri visto Paul Gascoigne, dopo le recenti vicende: spettacolare a livello Cassano (a proposito, quella rilasciata a Sky e vista in replica venerdì scorso è l’intervista televisiva dell’anno), imbarazzante, incomprensibile. Nonostante l’aspetto da malato terminale ha commentato la ‘sua’ Tottenham-Newcastle, storpiando i nomi dei giocatori e non facendo capire molto nemmeno del resto. Il caso umano è particolare, ma in generale chi ci vive nota che in una certa Inghilterra ‘media’ esiste un atteggiamento di arrogante sufficienza nei confronti dei ‘geordies’ (così vengono chiamati quelli del Tyneside: oltre a Newcastle agli appassionati di atletica dirà qualcosa il nome di Gateshead). Discriminazione culturale, Gazza è bianchissimo. Dove vogliamo arrivare? Da nessuna parte: la guerriglia va combattuta casa per casa, partendo dalla nostra.


