Attualità

Fare l’elemosina?

Stefano Olivari 13/12/2023

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Fare l’elemosina sì o no? Quasi tutti i Di qua o di là nascono da fatti personali e questo è anche di stretta attualità perché mai come in dicembre agli angoli di ogni strada dei centri cittadini, comunque dove ci sono negozi e passaggio di persone che spendono, spuntano mendicanti che nel resto dell’anno sono evidentemente altrove, oppure se la passano meglio. Situazione che porta sempre noi cresciuti all’oratorio a domandarci se sia il caso di dare soldi o no, con risposte sempre diverse e spesso contraddittorie.

Un buon esempio è chi usa i cani per impietosire le persone: tirare diritto in modo da non premiare questo sfruttamento degli animali oppure lasciare un euro perché se il cane gli serve per lavoro tenderanno a trattarlo meglio? Non sono quesiti buonisti: per come la pensiamo noi, razionalmente e se avessimo le palle prenderemmo a calci chi costringe il cane a quella vita e gli prenderemmo la bestia per affidarla a qualcuno dei tanti che la tratterebbero meglio. La nostra domanda interiore è molto più pratica: diamo i soldi o no? Risposta dopata da quello che stiamo facendo: pensando a un regalo inutile o all’abbonamento a DAZN ci viene naturale dare una moneta a uno che la chiede, per quanto consapevoli che sia un impostore.

Di base facciamo la macrodivisione fra chi, a occhio, fa parte di un racket e chi è un disperato indipendente, dando i soldi soltanto agli appartenenti alla seconda categoria. L’individuazione delle categorie, anche senza essere Allegri, non è difficile: chi è sempre nello stesso posto, a volte sostituito da un collega ma sempre lì e (dettaglio fondamentale) senza concorrenza nel giro di pochi metri, fa il mendicante di professione ed è inquadrato in una organizzazione. Di cui evidentemente non è il capo, visto che è in strada, ma che comunque incamererà i soldi dei passanti per redistribuirli secondo suoi criteri.

Almeno a Milano la facile statistica è che il 90% dei mendicanti faccia parte di un racket. Diversamente, se fossero veri bisognosi, andrebbero tutti nelle zone più ricche, dove passa gente che dà meno valore all’euro. Questo non ci esenta dalla domanda, non vogliamo dire dal senso di colpa perché non ne abbiamo (semmai ci vengono perché non interveniamo), che a volte, sempre meno, ci porta a dare. Inutile dire che tutto avviene nella tolleranza assurda di sindaci e amministrazioni locali, senza per forza attaccarsi alle leggi. Perché va ricordato che in Italia l’accattonaggio non è reato, mentre lo è l’accattonaggio molesto o con mezzi fraudolenti. Purtroppo non è reato nemmeno l’accattonaggio con animali, proibito da alcune ordinanze locali ma in poche parti d’Italia. Non voliamo comunque troppo alto: fare l’elemosina sì o no?

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