Basket

Doppia visione

Oscar Eleni 01/12/2023

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Non fatevi mai regalare un televisore che propone la doppia visione. Due partite alla stessa ora. Succede con la geniale Eurolega del basket. Dai, stai sereno, vedere insieme, a distanza, Armani e Segafredo Virtus è un privilegio. Falso. Un tormento per come sono andate le cose in una settimana dove l’italietta del basket era quasi allegra vedendo vincere nelle coppe più basse Venezia, Trento e Tortona. Erano pasticche per la gola adatte al momento del sorteggio preolimpico. Tutti felici perché nella prima fase troveremo Bahrain e poi i padroni di casa del Portorico strabattuti all’ultimo mondiale. Nella seconda, dando per scontato il successo della Lituania su Messico e Costa d’Avorio, ecco un prevedibile scontro decisivo con i figli non tutti naturali di Sabonis.

Per questo abbiamo guardato con più attenzione Armani-Kaunas visto che sulla panchina lituana il comandante era lo stesso Maksvytis che poi si scontrerà con Pozzecco a San Juan ricordando che il mattocchio gli ha lasciato le impronte sul faccione in coppa. A Milano c‘erano, ben mimetizzati, anche Melli e il Tonut che in Azzurro respira meglio che al Forum. Insomma eravamo curiosi e poi molto ottimisti dopo il primo quarto della Virtus nella casa del Bayern del Pablo Laso che ha preso il posto di Trinchieri attualmente alla finestra ma dato per certo, dai soliti ignoti, su una panchina importante in Italia. Lui, con stile, ha detto che non ha senso disturbare oggi il lavoro di Milano e della Bologna virtussina.

Armani e il primo quarto da lisca in gola anche se chiuso in vantaggio, dall’altra parte vera Virtus. Vai che la serata ci farà sorridere. Gufi al tramonto, malati di tutto, anche di un basket dove con il tiro da 3 punti pensi di nascondere altre  debolezze, magari anche solo un buon passaggio o un bel contropiede. Milano non buca il canestro, ha le gomme sgonfie, le palle vaganti sono tutte per il furore lituano dove Ulanovas soffia via Mirotic come se fosse una piuma di pavone. A Barcellona non si stupiranno perché il Miro lo conoscono e lo hanno pagato bene, felici, però, di lasciare ad altri l’oneroso contratto.

La Virtus corre e ci fa godere fino  a quando perde energia, elettricità. Chiude a più due ma si vede bene che sarà crisi. Insomma serata da dimenticare, televisore da buttare. Armani da 0 scarabocchio cominciando proprio da Mirotic e Lo che, dopo Belgrado, adesso va solo per musei. Virtus da 4 esagerato per aver sprecato una grande occasione nell’anarchia dove persino Scariolo aveva perduto la bussola. Brutta serata, Armani nel nuovo inferno e non si sa come farà a trovare un traghettatore almeno per  il purgatorio italiano visto che in Eurolega difficilmente arriverà fra le prime dieci come hanno capito i 9.000 fischianti del Forum. Una volta c’era almeno la difesa, adesso c’è il caos offensivo e il budino di copertura. Tre a Messina, cinque a Banchi. Voti tutti sotto il 5 anche per troppi giocatori, salvando Belinelli e Shields, ma soltanto perché almeno qualche cosa bella l’hanno fatta, come Shenghelia, stendendo un velo omertoso su Lo, Mirotic, Cordinier e Lundberg.

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