Calcio

Il corsivo del procuratore

Stefano Olivari 11/12/2014

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Tornano le notizie da Cialtronia, cronache reali di un paese immaginario e in ogni caso molto diverso dalla pur criticabile Italia. Un paese appena entrato a far parte dell’UEFA, come 55esima nazionale. Il personaggio del giorno è tale Denton (forse parente dell’ex partner di doppio di Kevin Curren, non lo sappiamo), grande firma in pensione del quotidiano Morning, che però continua ad ammorbare i lettori con i suoi corsivi pieni di messaggi in codice per gli addetti ai lavori e incomprensibili ai più. In Italia chi è in pensione si gode il più o meno meritato riposo, a Cialtronia invece non si molla l’osso perché apparire anche solo ogni tanto su una testata come il Morning assicura marchette e consulenze. Una di queste marchette è un ruolo da ufficio stampa per conto di un grande procuratore, Beard (forse parente del Joey che ha frequentato la serie A del basket italiano, non lo sappiamo), che vuole il caso controlli molti giocatori della squadra di cui di solito Denton si occupa nei suoi scritti (la Caia) e nei suoi interventi televisivi. La cosa meravigliosa, inconcepibile anche per un giornalista italiano, è che in molti di questi corsivi Denton critica con ferocia le prestazioni dei compagni di reparto nella Caia che sono in concorrenza con gli assistiti di Beard, con il suo giornale che glielo lascia fare. Di più: Denton frequenta l’ambiente e il campo di allenamento della Caia quasi più di quando non era in pensione, di fatto coordinando molte delle interviste che i giornalisti al seguito della Caia possono o non possono fare: non che ci siano Messi o Cristiano Ronaldo, alla fine una mezza sega vale l’altra, ma è comunque interessante sia la situazione che la serena accettazione, da parte dei ‘colleghi’ (molti dei quali non arrivano come stipendio a un quinto della pensione di Denton), di questo andazzo. Quanto alla Caia e al suo amministratore delegato, è comunque utile avere sottomano qualcuno che che colpisca certi obbiettivi senza far apparire il nome del club. Conclusione? Peggio per i lettori del Morning. E meglio per noi, orgogliosi di vivere in Italia.

P.S. Si prega nei commenti di astenersi da riferimenti a casi italiani: un po’ perché in Italia la situazione è migliore rispetto a quella di Cialtronia e un po’ perché la querela la prenderebbero, da giurisprudenza, gli estensori dei commenti stessi e non Indiscreto.

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