Calcio

Chiesa e i veri simulatori

Indiscreto 02/10/2018

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Di Federico Chiesa e della sua simulazione contro l’Atalanta si è parlato tanto, non perché i media italiani abbiano avuto un sussulto etico ma soltanto perché della Fiorentina frega soltanto a Firenze e dintorni: avesse giocato, come giocherà in futuro, in una fra Juventus, Inter, Milan, ma anche nelle permalose e ben protette mediaticamente Roma e Napoli, la musica sarebbe stata senz’altro diversa. “Sì, ecco, lo sfiora, lo sbilancia, il tocco è leggero ma c’è” e tutte quelle spiegazioni delle nostre amate seconde voci che il popolo crede scelte dall’emittente che le paga. A beneficio del lettore di Indiscreto, target alto che è appassionato di calcio ma non tifoso, proponiamo quindi una nostra personale classifica dei grandi simulatori del calcio italiano. Non necessariamente gente che cercava il rigore, ma anche cacciatori di cartellini per l’avversario o della semplice perdita di tempo.

In ordine crescente di simulazione, citando giocatori visti con i nostri occhi dal vivo nella serie A italiana: Moriero, Delvecchio, Oliveira, Novellino, Ravanelli, Signori, Anastasi, Klinsmann, Chiarugi, Pippo Inzaghi, Nedved. Non ci riferiamo tanto ai rigori e ai falli guadagnati, comunque non pochi, ma all’atteggiamento di costante provocazione che a volte non li rendeva simpatici nemmeno ai propri tifosi, eccetto quelli più beceri. In positivo, cioè campioni che le davano e le prendevano, tuffandosi solo se davvero toccati, impossibile non citare Gigi Riva, Maradona, Bettega, Boninsegna e Ibrahimovic, ma ora che ci pensiamo l’elenco di chi poteva guadagnarsi qualche rigore in più è lunghissimo: bene, significa che i furbi sono meno di quanto si pensi.

Va anche detto che nel calcio dell’era VAR bisogna essere come minimo, per usare una terminologia cara ai moviolisti di una volta ‘bravi a cercare il contatto’, mentre in quello di prima tutto passava rapidamente in fanteria (o era in cavalleria?) se la squadra del simulatore poteva rovinare la carriera del giornalista. Tornando un po’ indietro nel tempo, il Mondonico calciatore aveva questa brutta fama, anche se mai ai livelli di Benito Lorenzi. Nella serie A di oggi se la giocano senz’altro Mertens, Suso, Berardi e il Papu Gomez, con Cristiano Ronaldo che sta comunque prendendo confidenza e un Diego Perotti del quale aspettiamo il rientro.

Tornando a Federico Chiesa, ci sono pochi dubbi che nell’episodio in questione si sia tuffato e non vogliamo credere che suo padre Enrico (parentesi: molto più forte, ma non all’età che ha adesso Federico) voglia querelare Gasperini, come abbiamo letto. Di Chiesa junior può ingannare il modo di giocare frenetico e incazzoso, ma per il momento sono molte di più le botte che prende, anche molto lontano dalla porta, di quelle che simula. Per raggiungere i livelli di Nedved e degli altri avrà il tempo e la maglia giusti.

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