Economia

Cercasi Carlo Martello

Italo Muti 08/12/2008

article-post

1) E se Francoforte fosse una propaggine di Cialtronia? E se gli alieni fossero discesi negli uffici della BCE e, attraverso gli ultracorpi, si fossero impossessati delle menti di Trichet e soci?
2) Tireremmo un gran sospiro di sollievo, avremmo delle sane speranze sul miglioramento mentale di Trichet. Martedì i mercati europei erano tutti oltre l’1%, simpaticamente il verde trionfava nettamente su tutti i listini in attesa di New York quando, il nostro inneffabile francese ha colpito, no mercy.
3)Il taglio dei tassi di interesse dello 0,75% ha sorpreso i mercati, doppiato dal taglio dell’1% della BCE. Previsioni superate e discesa repentina dei mercati europei con ripresa in chiusura. Gli operatori sono stati abituati a a tagli obbligati e di maniera, ad una staticità senza costrutto in difesa dell’inflazione, anticorpi contro il virus di Weimar, questa novità è stato compresa come se a Francoforte si fossero svegliati all’improvviso.
4) Se c’è una cosa che ha caratterizzato i mercati dal 2000 in poi è un’estrema dinamicità, un pullulare di scambi, un aumento dei volumi che difficilmente tornerà indietro, non fosse altro per la globalizzazione dei mercati e la presenza di ordini automatici. Se è vero questo, perchè Trichet è ancora al suo posto?
5) Qualcuno potrebbe dire che se Geronzi (uno dei calciatori miei vicini di roulette è fra i suoi pupilli, non solo perché ex laziale) adesso è in Mediobanca, se era dentro l’azionariato di Roma e Lazio contemporaneamente, tutto è possibile. Lo vogliamo?
6) Di fondo Trichet è simbolo della decadenza europea, della debolezza intrinseca degli apparati finanziari e produttivi. Per questo basta confrontare il DJ 30 e l’SPMIB a due anni, uno sfacelo.
L’indice americano è sotto del 30% circa, ma fino a maggio 2008 era ancora in terreno positivo con una difesa accentuata, mentre il nostro grafico è sotto da luglio 2007 con un andamento discendente quasi a piombo. Con l’ultima seduta -50%.
7) Deboli e terra di conquista, con i fondi sovrani arabi che, dopo aver attaccato con vendite allo scoperto devastanti, sono pronti a comprarsi banche e industrie europee, portando un profondo scacco al vecchio mondo. Chi sarà il nuovo Carlo Martello? Più che altro, ci sarà?
8) Siamo sicuri che qualcuno, prima dell’annuncio del taglio dei tassi, così, per giuoco, non abbia aperto una posizione ribassista su un derivato? Negli Stati Uniti ciò sarebbe impossibile, in Europa no, il delitto finanziario è grave ma non gravissimo, tutti tengono famiglia, come a Bologna.
9) Il problema europeo è che Trichet è francese, parla inglese ma pensa in tedesco, comandano loro, ma non è che siano sveglissimi, lo dicono i fatti abbastanza pesantemente.
10)Prima che sia tardi, li aiutiamo a trovare posto in qualche archivio comunale?
11) Tornando ai fondi sovrani, non vorrei essere tifoso di quel grande club calcistico italiano che è nel mirino del peggiore di tutti: speriamo che la ex famiglia resista.
12) Visto il mio conoscente Cragnotti in tribuna all’Olimpico per Lazio-Inter: uno come lui manca più ai laziali (nel calcio vince il più furbo, come è noto) che all’economia italiana.
Italo Muti
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Dentro la Finanza)

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    I camerieri di Elkann

    La recente notizia della vendita di Iveco agli indiani di Tata, un’operazione che segna un ulteriore ridimensionamento dell’industria italiana, ha avuto in generale commenti soft e non soltanto dai media controllati dagli Elkann-Agnelli. Una delle poche voci fuori dal coro è stata quella di Giorgio Garuzzo, uno dei massimi dirigenti della FIAT fra il 1976 e […]

  • preview

    Gli Agnelli-Elkann vendono Iveco

    In un’operazione di portata storica, il gruppo Exor, guidato dalla famiglia Agnelli-Elkann, ha finalizzato la vendita di Iveco. Tata Motors, colosso indiano dell’automotive, ha acquisito Iveco (esclusa la divisione Difesa) per 3,8 miliardi di euro, in quella che si configura come la seconda maggiore acquisizione nella storia del gruppo, dopo l’operazione Corus del 2007. Parallelamente, […]

  • preview

    Il crollo di Novo Nordisk

    Copenaghen, 29 luglio 2025 – Novo Nordisk, il colosso farmaceutico danese leader nel mercato dei farmaci GLP-1 per il diabete e l’obesità, ha scosso il mercato con l’annuncio di dati preliminari per la trimestrale del secondo trimestre 2025 e un drastico taglio delle previsioni di crescita per l’intero anno. La società, nota per i suoi […]