Attualità

Cambiare vita come Sarafine?

Stefano Olivari 11/12/2023

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Sarafine, nome d’arte di Sara Sorrenti, ha vinto l’edizione numero 17 di X Factor. Di cui si è parlato, al di fuori del circolo dei suoi cultori, quasi soltanto per gli scazzi di Morgan con gli altri giurati e con la Michielin, con ipocrita espulsione e lezioni di stile (da Fedez!) e processi con l’imputato in contumacia. Questo non toglie che l’inedito di Sarafine sia travolgente e che lei sia molto brava, con possibilità anche di funzionare in un mercato dominato da meccanismi che premiano chi si fa cliccare compulsivamente un miliardo di volte dal quindicenne e non chi si fa ascoltare.

Veniamo subito al punto, uscendo dal discorso Morgan (parentesi: lui ha affermato di avere chiesto Sarafine in squadra, ma che la produzione l’aveva già collocata con Fedez) e X Factor 17, sempre più un Amici che se la tira. Quanti di noi avrebbero o hanno avuto il coraggio di fare una scelta di vita alla Sarafine? Non una predestinata della musica, ma una ragazza di Vibo Valentia che si è laureata in economia aziendale, ha lavorato tanti anni all’estero (come racconta anche nella sua autobiografica Malati di gioia) prima di rendersi conto di vivere la vita di altri, non la sua, e compiuti i 30 anni (adesso ne ha 34) di puntare sulla musica, anche autoproducendosi.

Insomma, lo stipendio sicuro contro il salto nel buio per inseguire una passione. Una scelta nel suo caso, lo racconta lei stessa, resa più facile dal fatto di non avere famiglia e figli. Una scelta che con mille gradazioni abbiamo fatto tutti, magari anche più volte e in direzioni diverse, con statistiche impossibili da fare ma che, a occhio, è nella maggior parte dei casi andata nella direzione più comoda o comunque più sicura. La nostra domanda motivazionale di inizio settimana è quindi drammaticamente semplice: sicurezza o passione? E fino a quale età c’è scelta? Risposta difficilissima.

stefano@indiscreto.net

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