Buon Natale DOP

24 Dicembre 2023 di Stefano Olivari

Buon Natale 2023 da Indiscreto. Non perché si chiuda, pur andando a scartamento ridotto per cose che si accumulano e che sembra debbano tutte essere fatte entro il 24 dicembre sera. Ma qui scrivendo secondo ispirazione e tempo non siamo mai al lavoro e quindi mai nemmeno in vacanza. Però il Natale ci scalda più il cuore rispetto al Capodanno, per tutto ciò che evoca: nostalgia di tempi mai davvero vissuti e comunque con i ricordi cattivi espulsi dalla memoria. A dirla tutta preferiamo il Natale del presente, visto che per meri motivi di età abbiamo in mano il pallino del gioco e quindi andiamo in direzione della sintesi, come tempi e come persone. Insomma, saper dire di no è la base della vita ma lo si capisce troppo tardi. Come insegnarlo a figli convinti di essere eterni? Bella domanda.

Da agnostici siamo comunque più dentro allo spirito del Natale rispetto a gran parte della Chiesa Cattolica, che da quando si vergogna della sua parte di sacralità è diventata una ONG come tante altre: spesso siamo d’accordo con ciò che dice, a volte no, ma il metro è quello con cui giudicheremmo una dichiarazione di Biden o di Macron. Ci sta già di più, vista la sua laicità, che il comune di Nantes abbia abolito gli addobbi natalizi e, sempre in omaggio al politicamente corretto, si sia inventata una Mamma Natale (ma a questo punto bisognava avere le palle, è il caso di dirlo, e osare con un trans) chiamata Petite Maman Nöel per quel Voyage en Hiver che ha sostituito le feste di Natale, anche a livello di colori: tutto tristemente vero, basta guardare il sito del comune. Il furgone che 9 anni fa proprio a Nantes travolse decine di persone ad un mercatino di Natale, con alla guida un tale che dopo esserne sceso gridò ‘Allah è grande’ oggi non potrebbe esistere, perché non esiste più il mercatino di Natale propriamente detto.

Ma a Natale vogliamo parlare di cose positive, e cioè di noi. Che anche nel 2023 siamo stati in tanti: secondo Google Analytics 287.867 utenti unici e circa 1,2 milioni di pagine viste che commercialmente valgono poco ma per noi tanto, visto che tanti commenti (che oltretutto regaliamo all’orrido Disqus, solo per comodità) hanno più qualità di articoli che leggiamo su giornali importanti. I nostri preferiti sono quelli a post in cui tocchiamo temi personali e di stretta attualità, cercheremo di farne sempre di più perché sono i più veri: noi magari scriviamo dieci righe con i piedi, ma a volte vengono fuori risposte super (così come stronzate, va da sé). Poi siamo anche a favore dell’indicizzazione SEO, una cosa non esclude l’altra.

Grazie ancora di cuore per il tempo, il bene più importante, e per un certo spirito da cazzeggio e di provocazione che condividiamo a distanza a volte di migliaia di chilometri e con stili di vita molto diversi. Un cazzeggio DOP, non perché sia un’eccellenza italiana (forse sì, a pensarci bene), ma che rappresenta la versione soft e adulta del Disturbo Oppositivo-Provocatorio, che è una cosa più pesante e riguarda almeno il 15% dei bambini e degli adolescenti maschi. Poi per fortuna sono pochi quelli che da un disturbo oppositivo-provocatorio passano ad un disturbo della condotta, ma qui al bar dove si guarda la Bundesliga siamo convinti che parte dei nostri comportamenti (e dei nostri problemi, così come delle qualità) nascano da lì. Buon Natale a tutti: dite di no, e quando è il caso anche di sì. A presto con Bisseck e Nicolussi Caviglia.

stefano@indiscreto.net 

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