Basket

Bronny James ridicolo

Indiscreto 24/10/2024

article-post

Bronny James è ridicolo? Sì, ma è un ridicolo con un perché. Come tutti sanno, l’altra notte il figlio di LeBron James è sceso in campo con i Los Angeles Lakers nella loro prima partita stagionale vera, contro i T-Wolves. JJ Redick gli ha dato 2’41” verso la fine del secondo quarto, in campo insieme al padre: prima volta che questo accade nella storia della NBA e quindi operazione di marketing vincente. Chi mai aveva parlato prima così tanto del quindicesimo nel payroll dei Lakers?

È chiaro che con un altro nome Bronny James sarebbe soltanto un ventenne basso (1.88), senza un ruolo, senza tiro, non particolarmente atletico, che poco più di un anno fa ha avuto un infarto. Uno che non prenderemmo in A2 e che viene pagato (con i Lakers ha un quadriennale!) soprattutto per la sua immagine e per la storia che permette di raccontare: niente di male, anzi molto di bene, perché la NBA deve far tornare i conti e non può prendere lezioni da leghe ridicole dove si affrontano squadre con il budget di una che è il trentesimo del budget dell’avversaria (Varese contro Olimpia, diciamo, al di là del caso Mannion).

Bronny fa notizia e fa girare soldi? Giusto che giochi, tanto da quindicesimo non può fare danni e potrebbe non essere nemmeno il peggiore dei troppi figli d’arte visti nella NBA. Non è uno scandalo, in una lega e in un paese dove l’assistenzialismo non è un valore positivo. Quello che finora di tutta la vicenda ci colpisce non è la scarsezza di Bronny James ma l’autocensura dei media, soprattutto statunitensi, come se fosse lesa maestà soltanto ironizzare su una pagliacciata, e anche quella di tanti nerd nostrani. Viva l’Eurolega, anche se con l’assetto attuale della NBA non ci gioca nessuno dei primi 500 del mondo.

stefano@indiscreto.net

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Gli anni di Sugar Ray

    Oscar Eleni sui prati di Lillehammer fra amici che avevamo lasciato in lacrime nel 1994  dove nelle Olimpiadi invernali l’Italia festeggiava medaglie importanti con Deborah Compagnoni, la Di Centa, si prendeva il quarto posto nel medagliere e nell’ultima giornata rubava il sorriso, la parola, persino al re Harald mentre la staffetta sugli sci sottili, quella […]

  • preview

    Troppi Larkin

    Oscar Eleni alla sbarra, nel tribunale dei confusi, cercando di capire perché le orche sono così arrabbiate con lo squalo bianco e non danno ascolto al saggio elefante che le invita alla calma, mentre la Thailandia torna a dichiarare guerra alla Cambogia rovinando i piani di chi, esagerando, voleva un Nobel per la pace. Il […]

  • preview

    Serie A da 20 squadre

    Oscar Eleni ospite all’Isola degli gnorri inventata dal geniale Natalino Balasso per scoprire che ci sono troppi separati in casa. Dai tribunali alle società sportive, non sapremmo davvero chi sta peggio fra gli allenatori con valigia pronta, lettera di licenziamento in tasca, e i giudici tormentati dal referendum. Per non parlare della politica dove si […]