Economia
Bitcoin a 150.000 dollari?
Stefano Olivari 03/10/2025

Bitcoin verso i 150.000 dollari? Il fatto che ieri pomeriggio la criptovaluta sia tornata sopra quota 120.000 (mentre stiamo scrivendo queste righe è a 119.511), non lontana dai suoi massimi storici, ha scatenato i piazzisti del Bitcoin e il loro entusiasmo non sempre genuino, come del resto non è genuino lo scetticismo di default nei confronti di tutto ciò che non sia statale e/o controllabile dai poteri forti sovranazionali. A scanso di equivoci, non abbiamo Bitcoin ma siamo da sempre affascinati dal loro meccanismo basato sulla scarsità programmata e li consideriamo un investimento-rifugio migliore di tanti altri, in chiave anti-disastro.
Perché le prospettive del Bitcoin e delle altre criptovalute ormai mainstream (Ethereum, Dogecoin, Solana, eccetera) sono buone? Prima di tutto perché sono ormai stabilmente parte del portafoglio di investitori istituzionali: abbiamo letto su Milano Finanza che i flussi verso gli Etp (exchange-traded product) fisici su Bitcoin hanno superato i 37 miliardi di dollari nell’ultimo anno, portando le masse gestite a livello globale a quasi 148 miliardi di dollari. Le società quotate possiedono ormai quasi il 5% dell’offerta circolante di bitcoin. Difficile sostenere che sia spazzatura, se non per sostenere operazioni come il futuro (fra un paio d’anni, se va bene) euro digitale che di sicuro ha un’altra filosofia, più da utilizzatori finali.
Altra situazione che favorisce il Bitcoin è la de-dollarizzazione del mondo. Niente di devastante, non vediamo masse di imprenditori anti-americani che puntano tutto su yuan, rupie e rubli, però una tendenza di questo tipo c’è e il vituperato (non da noi della periferia Ovest) Trump lo ha capito meglio degli altri. Nemmeno citiamo i sempre maggiori utilizzi nell’economia reale, senza bisogno di fare esempi esotici: una volta alla settimana siamo a Lugano, dove le criptovalute vengono usate anche in parte del commercio al dettaglio. Certo il Bitcoin rimarrà sempre associato all’investimento-scommessa, mentre le stablecoin hanno anche altre funzioni e sono destinate a correre di meno. Insomma, quota 150.000 non è un traguardo strampalato, considerando che esistono quasi 20 milioni di Bitcoin e che il loro limite massimo sarà di 21.
stefano@indiscreto.net