Attualità

Biglietti per Inter-Juventus, come non trovarli

Stefano Olivari 02/10/2019

article-post

Biglietti per Inter-Juventus di domenica 6 ottobre: come trovarli? Molti conoscenti ce li stanno chiedendo, nella presunzione che il giornalista goda di una corsia preferenziale o addirittura abbia accesso a biglietti omaggio. In molti casi, con grandi e piccoli club, funziona proprio così ma personalmente abbiamo sempre acquistato con modalità normali ciò che serviva ad amici e parenti. Per molti motivi: primo fra tutti quello di non essere in debito, a maggior ragione con le persone delle quali ogni tanto si scrive.

Proprio stamattina un vecchio compagno di scuola, evidentemente poco convinto della nostra linea, ci ha chiesto se non si potesse fare niente nemmeno per un terzo anello, che dal sito dell’Inter risultava tutto esaurito. No, non possiamo e soprattutto non vogliamo fare niente. Ci ha però colpito che fra i biglietti disponibili sul sito il meno caro fosse un secondo anello arancio, 175 euro. Per la cronaca, il terzo anello verde costava 95.

Cosa vogliamo dire? Che due persone, il classico padre e e figlio, per andare a vedere (anzi a non vedere: si parla del terzo anello, uno dei crimini di Italia ’90) una partita, per quanto la più importante della stagione, non ne uscirebbero in ogni caso vivi con meno di 190 euro. 350, se ci riferiamo a cosa realmente è disponibile. Più di tutto l’abbonamento annuale a Sky Calcio e Dazn, per fare un confronto immediato con il divano…

E quindi? La demagogia sul prezzo dei biglietti per il calcio è davvero degna di miglior causa, non stiamo parlando di un genere di prima necessità. Di certo i grandi club europei, con quelli inglesi in testa, stanno attuando una sostituzione del loro pubblico, anche prescindendo dal discorso sugli ultras, che sono una degenerazione numericamente modesta (non più di 50.000 in tutta Italia). Meglio tifosi-consumatori da 500 euro a partita fra biglietti, magliette e magari ristorante, che tifosi da 50. Scelta legittima e anche giusta: quale imprenditore preferirebbe avere clienti poveri invece che clienti ricchi?

C’è però un ‘ma’ grosso come una casa, o grosso come un grattacielo per uffici vicino alla stadio polifunzionale, ed è questo: il calcio non è un prodotto come gli altri, perché il tifoso rimane tifoso anche se gli dai un prodotto schifoso. Siamo quindi convinti che in moltissimi si staccheranno da questo calcio gonfiato, anche se quelli che rimangono saranno più che sufficienti a farlo prosperare.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Gli al posto di Le

    Il 70% degli italiani scrive e parla male l’italiano, secondo una ricerca di Libreriamo che abbiamo scoperto sul sito di Prima Comunicazione: come al solito invitiamo a leggere l’articolo originale e andiamo direttamente al punto, noi popolo del Qual è (lo scriviamo correttamente, ma dobbiamo sempre pensarci una frazione di secondo: comunque si scrive senza […]

  • preview

    Garofani o Bignami?

    Francesco Garofani o Galeazzo Bignami? Se i motori di ricerca contassero ancora qualcosa nei nostri redditi avremmo titolato ‘Mattarella o Meloni?’, ma ci teniamo questa opzione per quando i giochi si faranno davvero duri, cioè nel 2027 alle prossime Politiche e nel 2029 quando scadrà il secondo mandato di Mattarella, con l’attuale presidente del Consiglio […]

  • preview

    Il Muro del 2025

    Lo spazio per commentare l’attualità extrasportiva senza bisogno di un post scritto superficialmente o fatto scrivera all’AI…