Atalanta derubata, ma chi se ne frega

L’Atalanta è stata derubata della Coppa Italia, ma non perché Banti non abbia visto il fallo di mano in area del già ammonito Bastos sul tiro di De Roon. E nemmeno perché Calvarese al VAR, con tanto di collaboratori presumibilmente non ciechi, abbia del tutto ignorato l’episodio. Gli errori arbitrali nel calcio, anche enormi, non si possono eliminare del tutto.

L’Atalanta è stata secondo noi derubata della Coppa Italia perché dal punto di vista commerciale e mediatico conta quasi zero. E al ‘sistema’, composto anche dalla quasi totalità di voi che state leggendo questo post, di un errore ai danni dell’Atalanta frega zero. Prova ne è che a poco più di 24 ore da Lazio-Atalanta non ne sta parlando più nessuno.

Qualche puntualizzazione di Percassi, qualche lamentela di Gasperini per giunta anche sfottuto dai media e insultato da Lotito senza nemmeno la giustificazione del tifo (il presidente della Lazio è romanista), poi basta. Il discorso è semplice, al di là di complotti e complottismi: se sbagliare contro di te non ti rovina la carriera allora sbagliare contro di te sarà molto più facile. Per il sistema calcio molto più utile la vittoria di una Lazio alla quale se no sarebbe rimasto uno schifoso ottavo posto in campionato, mentre adesso sembra che abbia alzato la Champions League. E stiamo parlando di una squadra relativamente poco seguita, con i bambini laziali che a Roma si sentono quasi come quelli dell’Espanyol a Barcellona. Per una Coppa Italia alzata da Inter, Milan, dalla stessa Roma, adesso ci sarebbero i caroselli.

Inutile metterla sul piano dei diritti televisivi (fra l’altro l’Atalanta quest’anno incasserà dalle tivù italiane quasi 60 milioni, solo 25 meno di Juventus e Inter) o dei massimi sistemi: finché si riterrà giusto, anche da parte degli stessi atalantini, che l’Atalanta faccia l’Atalanta vedremo operazioni come quella dell’Olimpico. Che, parentesi, non è lo Wembley italiano ma lo stadio di Roma e Lazio: tutto tranne che un campo neutro. E lo si è visto.