Economia

A Wimbledon bene anche il primo turno

Indiscreto 28/06/2019

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Sono usciti i tabelloni di Wimbledon 2019, che comincia lunedì per la gioia di tutti noi: nella doppia veste di appassionati di tennis e scommettitori li stiamo analizzando in ogni settore per scoprire quali siano le zone in cui è più facile applicare i nostri schemini, che ci portano giusto a pagare le spese di condominio.

Da Djokovic-Kohlschreiber a Federer-Harris, i primi turni sono un po’ il nostro terreno di caccia ma anche una passione da spettatori. Perché i tennisti sfavoriti per ranking e nome si giocano davvero tutto, visto che quest’anno un’eliminazione al primo turno (quindi avere superato le qualificazioni essere entrato nel tabellone per classifica) viene pagata 50.665 euro e una vittoria 81.065.

Cifre enormi per chi viene dai Challenger, cioè proprio la fascia di tennisti che sulla carta dovrebbe fermarsi al primo turno. Non stiamo esagerando, perché l’anno scorso la ITF ha stimato che il 96% dei tennisti con un’attività internazionale ha chiuso la stagione in passivo, cioè i premi sono stati inferiori alle spese per trasferta e allenamento. Si arriva facilmente in zona 70-80 del ranking ATP o WTA, con gli sponsor che possono coprire la differenza di un teorico, mettiamo numero 125 del mondo, soltanto se questo viene da un ‘mercato’ interessante. In altre parole, l’ecuadoregno numero 125 del mondo deve arrangiarsi, mentre all’italiano va un po’ (ma non tanto) meglio. Per questo essere nei primi turni degli Slam è vitale e passarne uno significa davvero svoltare, pagandosi almeno metà delle spese annuali di un professionista con un team ridotto.

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