Recoba e quel tiro alla Holly

30 Agosto 2020 di Paolo Morati

Nemmeno chi lo ha sempre criticato potrebbe negare il fatto che Alvaro Recoba sia stato un grande kicker. Tanti i gol su palla da fermo realizzati dal suo magico mancino, capace di esaltare chi di calcio non vive solo di risultati, ma anche di gesti talentuosi. Quei gesti riservati a pochi, capaci di rompere la noia che spesso regna sui campi nonostante le urla dei telecronisti.

Uno dei kick più clamorosi di Recoba fu quello che scagliò contro la porta del Bologna l’8 marzo 2003 al nono minuto del primo tempo, allo stadio Renato Dall’Ara. Un calcio di punizione tutto da raccontare. La palla è a circa 25 metri dalla porta difesa da Gianluca Pagliuca, il Chino prende la rincorsa e colpisce la sfera che assume una traiettoria a giro, rientra improvvisamente, scalfisce il palo e rimbalza in rete. Roba che nemmeno l’Oliver ‘Holly’ Hutton, quello tratto dai disegni di Yōichi Takahashi, da rivedere più volte al rallentatore per rendersi conto dell’impossibile che diventa possibile.

Ma non solo, agli smemorati che lo accusano di non essere mai stato decisivo, ricordiamo che all’85esimo minuto Recoba segna anche il gol della vittoria per l’Inter – ferma sull’1-1 dopo il pareggio di Cruz – con un altro gioiello del suo repertorio, il tiro dalla distanza in pallonetto sul portiere avanzato. Una doppietta importante, che rese molto felici noi insieme a un Massimo Moratti giustamente esultante sugli spalti al fianco di Facchetti, ma un po’ meno chi non ce la faceva (e non ce la fa ancora oggi) ad esaltarsi per le gesta dell’allora giovane uruguagio.

Il grande numero di commenti di questa rubrica conferma l’esistenza del nervo scoperto: se Recoba risultasse indifferente nessuno perderebbe minuti della propria preziosa vita per leggere gli articoli di Indiscreto. A noi Recoba piace e quindi siamo giustificati nel dedicargli tempo, anche a beneficio dei tanti che la pensano come noi. Ma chi lo detesta perché è qui?

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