Albero di Natale o Presepe?

5 Dicembre 2014 di Stefano Olivari

Sta arrivando il giorno dell’Immacolata e molti si apprestano (noi già domenica, in preparazione a Inter-Udinese) a dare meno tristezza alle proprie case inserendovi un albero (vero o finto che sia, oggetto questo di un futuro ‘Di qua o di là’)  o allestendo un presepe. Non che i due scenari siano alternativi, ma di sicuro una preferenza forte ce l’abbiamo tutti. E spesso i loculi in cui viviamo impongono di scegliere. L’origine della tradizione dell’albero è senza dubbio pagana, probabilmente germanica, ma non siamo in zona Halloween perché comunque è da almeno mezzo millennio che nei paesi a maggioranza cristiana, soprattutto in quelli più a Nord, l’albero è usato senza essere in contraddizione con il significato religioso del Natale (si pensi solo a quanti alberi compaiono nella Bibbia, anche senza addentrarsi in spericolati paragoni fra albero e Croce). Il presepe, che da bambini si chiama presepio senza un vero perché (come dire ‘froscio’ invece di frocio, a 13 anni si smette), ha invece origine dichiaratamente cristiana e diffusione capillare anche lontano dal Nord Europa: a partire dalle figure di base, ognuno allestisce questa personale Betlemme con la stessa fantasia riservata da Vespa a Cogne o Garlasco. Quasi superfluo osservare che si punta su ciò che piace di più, a prescindere da significati e storia. Il ‘Di qua o di là’ è quindi quanto mai semplice: Albero di Natale o Presepe?

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