Vendite quotidiani: vincono i tifosi, ma non quelli del calcio

Nel febbraio 2019 i quotidiani italiani sono andati molto peggio che nel corrispondente mese del 2018, stando ai dati Ads appena usciti. Ma nella depressione generale c'è chi guadagna copie: La Verità, Avvenire, Repubblica e Libero, se ci limitiamo ai giornali con diffusione nazionale. Perché questi quattro quotidiani vanno in controtendenza, sia pure con proporzioni diverse? Cosa hanno in comune? La nostra risposta è semplice: sono scritti per tifosi e letti da tifosi. Tifosi diversi da quelli del calcio, ma nella media non meno ottusi.



Per quanto riguarda le vendite dei quotidiani nel febbraio 2019 il riferimento al calcio non è forzato, perché i quotidiani sportivi continuano nel loro sprofondo rosso: meno 10% la Gazzetta dello Sport , meno 10,3% il Corriere dello Sport, meno 7,9% Tuttosport. I tifosi sono l'ultima cosa che manca al calcio, ma evidentemente ritengono che un giornale strutturato non gli dia nulla in più rispetto a quanto trovano gratis sul web. Il 'gratis' è decisivo non tanto nella gestione delle proprie finanze, se pensiamo che 1,50 euro è poco più del prezzo di un caffè schifoso bevuto in un secondo, ma nella percezione. Come a dire: questo lavoro non vale niente. Peraltro sta andando male anche la stampa finanziaria, a partire dal Sole 24 Ore (meno 6,2%), cioè l'esempio classico di informazione 'utile'. Insomma, non si legge nemmeno ciò che potrebbe servire.

I tifosi che editorialmente funzionano sono quindi quelli della politica, con l'eccezione del Fatto Quotidiano (meno 4,4%), trainato verso il basso dalla clamorosa pochezza, inferiore anche alle media dei politici italiani, degli eletti a Cinque Stelle più che da proprie colpe, visto che si tratta di uno dei pochi quotidiani (altri due sono Italia Oggi e La Verità) dove ogni giorno riusciamo a trovare almeno quattro o cinque articoli notevoli: potrebbe essere rivitalizzato dalla futura e inevitabile alleanza fra Cinque Stelle e PD, un chiodo fisso di Travaglio al livello della trattativa Stato-mafia. Più 16% per La Verità di Belpietro, più 4,8% per Avvenire, zona più 1% per Repubblica (con il Corriere della Sera a meno 4,4% il risultato conta ancora di più) e Libero. Forzando un po' il concetto: per vendere bisogna essere nettamente pro o contro l'immigrazione, pro o contro Salvini, pro o contro l'Europa, eccetera. Insomma, chi legge di CR7 e della voglia di famiglia di Georgina sullo smartphone è al confronto un intellettuale tormentato dal dubbio.