Sotto questo sole: l’estate italiana del 1990
All’estate musicale del 0 abbiamo già accennato
parlando di Un’estate italiana, inno dei Mondiali e singolo più venduto dell’anno. Oggi entriamo nel dettaglio di alcuni brani caratterizzanti una stagione vinta, se guardiamo al
Festivalbar, da
Sotto questo sole di
Francesco Baccini e Ladri di Biciclette. Una collaborazione trasformatasi in tormentone, con tanto di video ciclistico, e che è stata colonna sonora delle nostre diciannovenni vacanze, innamoratissimi di
Paola Turci e della sua
Frontiera. Vittoria meritata? Probabilmente sì se guardiamo a come è poi rimasta nelle nostre orecchie, eppure di classici in quei mesi ne uscirono parecchi: la splendida
Scrivimi di
Nino Buonocore,
Balliamo sul Mondo del vincitore del disco verde
Ligabue, e i successi dell’ormai star mondiale
Eros Ramazzotti (premio all’album
In ogni senso) e del fenomeno in ascesa
Marco Masini passato dalla sanremese
Disperato alla disperata
Ci vorrebbe il mare. Mango intanto si confermava autore e cantante unico nel panorama italiano con l’album
Nella mia città, ed
Enrico Ruggeri stava sempre in equilibrio tra falco e gabbiano, sfoderando
Ti avrò. E poi c’erano nomi di culto del decennio appena concluso come
Sabrina, uscita con l’album
Over the pop e il singolo
Yeah Yeah, oppure
Scialpi che dopo aver vinto il Festivalbar due anni prima tentava senza successo il bis con
Il grande fiume. Mentre
Gianni Morandi si entusiasmava con
Bella Signora senza tuttavia abbandonare giacca e camicia di ordinanza e
Vattene Amore del duo
Amedeo Minghi-Mietta continuava a essere tra i singoli più venduti, la italodisco scompariva dai riflettori. E tutto cominciava ad apparirci diverso. https://www.youtube.com/watch?v=v9omlezzd4A