Parigi gioca la carta Anggun
La Francia quest'anno ha sorpreso tutti con una scelta imprevedibile per la partecipazione allo
Eurovision Song Contest. Dai cugini transalpini è infatti arrivata l'investitura per portare sul palco di Baku, capitale dell'Azerbaigian, addirittura un'artista straniera (seppur ormai di nazionalità francese), l'indonesiana
Anggun, con la canzone
Echo (You and I). La bella interprete e autrice tenterà quindi di riportare a Parigi dopo 35 anni il trofeo musicale europeo dopo che
nel 2011 era stato tentato il colpaccio con una canzone in lingua corsa - proposta da un novello Andrea Bocelli (Amoury Vassilli) - naufragata miseramente oltre metà classifica nonostante fosse al top per le agenzie di scommesse. Ora i francesi puntano tutto su un personaggio internazionale e già ampiamente noto, mossa che in passato non ha però sempre pagato. Nel 2009 del resto inviarono a Mosca una star come
Patricia Kaas, intascando solo l'ottava posizione, mentre nel 2010 il tormentone Allez olla, Olè! (di tale Jessy Matador) finì dodicesimo. Certamente meglio dei disastri di altre partecipazioni precedenti, ma la speranza per loro è che il 2012 butti finalmente bene. Tornando ad Echo (You and I), al di là del video a dir poco enigmatico nella trama, si capisce come si sia cercato di strizzare l'occhio al gusto da classifica per un brano piuttosto lineare e allineato alle onde radiofoniche che non aggiunge di fatto molto alla carriera di
Anggun, esplosa nel 8 con Snow on the Sahara, pur conficcandosi in testa dopo alcuni ripetuti ascolti. Fosse stato in italiano l'avremmo comunque visto bene sulle corde vocali di Alexia.
Alvaro Delmo, 27 aprile 2012