VivaRaiPlay! Così Fiorello ha ucciso la televisione
In poco meno di 20 minuti
Fiorello ha definitivamente messo la pietra tombale sulla televisione così come la conosciamo, partendo da quella più istituzionale, ossia
Raiuno, quella del telegiornale più visto, delle immancabili fiction, e ovviamente del tasto 1 del telecomando. La rete più tranquillizzante, con il debutto della striscia che anticipa
VivaRaiPlay! (in streaming da settimana prossima, per 50 minuti di show),
ha ospitato ieri sera (6 milioni e mezzo di spettatori) la televisione del domani facendo sapere al suo pubblico che esiste un altro modo per farla e guardarla, nell’epoca dello skip, del ‘Mi annoio’ (che non è il ‘Che barba, che noia’ di
Sandra Mondaini) e di personaggi che conosci solo se stai online. Non è un caso che Fiorello abbia dovuto citare
Calcutta, ignoto al pubblico di Raiuno, ma anche
Achille Lauro (pur essendo comparso all’ultimo Sanremo e a Domenica In), facendosi benedire dalla mano di
Pippo Baudo e introdurre da
Giorgia. Il tutto dopo aver visto sgommare
Raffaella Carrà, incontrando poi fugacemente
Luca Barbarossa. Un’ironia di fondo, quella di Fiorello, che non ha risparmiato le mode autotune del momento, ma anche autoronia (l’incontro con il giovanissimo direttore di RaiPlay) e la capacità di essere divertente senza introdurre il fattore volgare così facile per strappare inutili sorrisi. Una piccola festa verso il futuro ma con ingredienti del passato (vedi il terzetto su
Anna e Marco con Calcutta e
Marco Mengoni) e minuscoli cameo come
Vincenzo Mollica che doppia il suo pupazzo, o
Biagio Antonacci bloccato alla guardiola. Da seguire le prossime anteprime di
VivaRaiPlay! rimandando poi il tutto al vero e proprio show che andrà online. Sarà una vera scommessa per Fiorello, dopo aver commesso il delitto perfetto su Raiuno, per portare la televisione oltre la televisione.