Tina Turner anni Ottanta, i meriti di Pippo Baudo
Chi si ricordava di
Tina Turner prima degli anni Ottanta? La domanda non è casuale visto che la cantante (ex) americana, che compie oggi 80 anni, dopo il rapporto artistico con il marito
Ike Turner era sparita dai radar musicali del successo per parecchio tempo, prima di venire riscoperta proprio nel decennio magico ormai ben oltre la quarantina. Un personaggio, Tina Turner, che oggi sembra un’icona intoccabile, ma che nella realtà sarebbe potuta diventare, magari esagerando, una prossima protagonista di
Ora o mai più se non avesse incontrato prima il manager giusto (Roger Davies) e poi azzeccato quelle canzoni che l’hanno definitivamente rilanciata a livello mondiale. Il tutto mentre in Italia la sua partecipazione come ospite fissa della trasmissione
Luna Park di
Pippo Baudo l’aveva nel contempo portata nelle case degli italiani. È il 1979, proprio il periodo in cui Tina Turner compie i primi passi di una nuova carriera dopo il periodo di minore successo, portando in televisione canzoni come
The bitch is back, Fire down below o
Viva la money, tra ritmi scatenati e gambe in bella vista. E l’introduzione (sempre la stessa) di Baudo che annuncia il suo nome più volte. Due i brani con cui identificare maggiormente la rinascita di Tina Turner, diventati nella sostanza i suoi marchi di fabbrica.
What's love got to do with it del 1984 e soprattutto
The Best del 1989. Supportata da una voce unica e un’immagine e una forza inossidabili, per una produzione musicale non certo vastissima (dieci gli album in studio solisti dal 1974, l’ultimo nel 9), oggi Tina Turner, diventata a tutti gli effetti cittadina svizzera per via del matrimonio con
Erwin Bach, è un’icona del rock, del soul, del R&B e di tutti i generi musicali dotati di un’anima. Simply the best. https://www.youtube.com/watch?v=5bwVFF07Rk0