Team senza più Dream
Lasciamo il Dream Team del 2 dov'era, consigliando la lettura di un bellissimo libro di
Jack McCallum uscito da qualche settimana e che è molto interessante soprattutto nella parte della 'gestazione' di quella formazione che ha davvero segnato il confine fra due epoche. Gli Usa 2012 della pallacanestro sono stati una squadra, a tratti una grande squadra, che sarà ricordata più per la serietà dei suoi fuoriclasse (tutti molto coinvolti, tranne un marginale
Bryant che ha avuto più applausi come spettatore-fotografo di
Phelps) che per le emozioni trasmesse. La squadra di Coach K, che nonostante la presenza nello staff di
Jim Boeheim si è fatta irretire per tre quarti e passa della finale dalla zona 2-3 di
Scariolo, ha passeggiato con tutti non riuscendo a sotterrare solo la Lituania (come da tradizione) e appunto la Spagna, con un atteggiamento tattico curioso: quasi un voler vincere all'europea, ma all'europea di una volta. Brani di Cibona di metà anni Ottanta, con poco gioco interno e palloni scaricati fuori dal penetratore a centro area a beneficio di tiratori micidiali. Vedere
Durant giocare (bene) come
Usic o
Anthony come
Cvjeticanin ha fatto un effetto strano, ma forse faceva parte del copione. Mancava giusto l'esultanza con aeroplano dei fratelli
Petrovic, anzi il LeBron controllato e distributore sembrava quasi attento a non offendere gli avversari. Insomma, un torneo olimpico strano con l'oro e l'argento più scontati grazie anche a una Spagna che ha più interruttori da accendere (clamorosi i cambi di marcia con Francia nei quarti e Russia in semi, dopo essere stata sotto a lungo) e partite nei gironi un po' in maschera e senza nemmeno i correttivi usati dalla pallavolo per evitare calcoli. Come già scritto, l'ambiente era da NBA deteriore e non certo per colpa degli USA: perché il dee jay e i ballerini non li ha convocati
Kevin Love. Qualcosa va fatto per rilanciare questo torneo, renderlo un Mondiale Under 23 riaprirebbe senz'altro la corsa per l'oro e migliorerebbe l'ambiente. Ma i Giochi senza i migliori non avrebbero più senso.