Uscendo dai luoghi comuni sul liberismo, usati spesso per randellare la
Snai di turno, bisogna dire che per possibilità di gioco l’
America dello scommettitore si chiama
Europa. Non tutti i giornalisti di settore sanno infatti che nell’America vera è difficilissimo scommettere legalmente sullo sport fuori dagli ippodromi e da pochi stati come il
Delaware, l’
Oregon e soprattutto il
Nevada. Dallo scandalo dei ‘Black Sox’ (gli otto giocatori dei
Chicago White Sox che nel 1919 taroccarono le World Series di baseball, facendo vincere i
Cincinnati Reds) al caso dell’arbitro
Donaghy del 2007 che stava per distruggere la credibilità della
NBA, negli
Stati Uniti le scommesse sportive sono sempre appartenute ad un mondo più tollerato che legalizzato. E nel calcio la
Major League Soccer muove a
Las Vegas volumi ridicoli, tanto che spesso si fatica a ‘fare’ la quota o anche solo a trovare un elenco delle partite nelle sale che i casino dedicano allo sport fra un megaschermo e l’altro. Venendo all’attualità, ricordiamo che dopo il primo fine settimana 2009 i 30 euro di capitale sono diventati 41,1. Quindi proseguiamo sulla strada della prudente ricerca delle offerte ‘value’: interessanti oggi il
Wolverhampton capolista del
Championship a 1,65 sul discreto
Preston (staccato comunque di 17 punti) ed il lanciatissimo
Liverpool a 1,40 in trasferta a
Stoke-on-Trent. La terza giocata da 10 euro va su una partita non sicura, come
Bologna-
Chievo di domani, ma dalla quota di sicuro sbagliata: 1,75 la vittoria della squadra di
Mihajlovic, che sembra guarita dalla pareggite. La quarta va sul
Leixoes, che nel campionato portoghese sta facendo benissimo ed il cui 1,75 sul
Setubal è molto generoso. Magari lo giocheranno anche dall’America, dall’
Asia senz’altro.
Stefano Olivari
www.indiscreto.it(pubblicato sul Giornale di oggi)