Pizzul e i telecronisti dell’Italia di una volta

Categorie: Calcio, Televisione
Questa sera alle 21 la telecronaca su Rai 1 di Italia-Inghilterra, ma sarebbe più giusto dire Inghilterra-Italia visto che quelli del coming home l'Europeo se lo sono apparecchiato quasi tutto in casa, sarà di Stefano Bizzotto e Katia Serra, visto che il telecronista abituale Alberto Rimedio è risultato positivo al Covid e che quindi ha eliminato sia sé stesso sia la seconda voce Antonio Di Gennaro. Ma prima dell'annuncio dei nomi di Bizzotto e Serra sul web si era diffusa un'idea nostalgica e romantica, oltre che impossibile: quella di far commentare una vittoria dell'Italia (peraltro tutta da conquistare) a Bruno Pizzul, che la Nazionale ha raccontato dai Mondiali del 1986 a quelli del 2002. Non ha quindi potuto legare per sempre la sua voce ad un trionfo azzurro, come Carosio 1934-1938 (alla radio) e 1968, Martellini 1982, Civoli e Caressa 2006. Pizzul non è stato però dimenticato, anzi, nonostante abbia 83 anni e da 21 non racconti l'Italia ai telespettatori della Rai. Perché, va detto, l'evento nazionalpopolare deve essere visto sulla Rai: non fosse altro che per non sentire esultare o smadonnare il vicino dieci secondi prima. Ma veniamo al punto: Pizzul era meglio dei telecronisti Rai delle partite dell'Italia venuti dopo di lui? Per non dire dei telecronisti di oggi, in maniera più diretta... Partita più, partita meno, questo l'elenco. Gianni Cerqueti e Stefano Bizzotto, poi solo Cerqueti, fino all'Europeo del 2004. Marco Civoli fino al Mondiale 2010. Bruno Gentili fino a Euro 2012. Stefano Bizzotto fino al Mondiale 2014. Poi l'entrata in scena di Rimedio, prima con Bizzotto e poi con altre seconde voci, fino ai giorni nostri. Abituati a telecronisti che duravano decenni, come appunto Carosio, Martellini e Pizzul, spesso non abbiamo capito le logiche di certe sostituzioni se non con cambi di direzione a Rai Sport o nella stessa Rai. Torniamo quindi alla domanda: Pizzul era meglio? O fa parte anche lui di quell'ammorbante effetto nostalgia che trasforma in positivo tutto il passato? Non siamo Proust e la nostra nostalgia è da vecchi caproni, genere Techetecheté, ma il concetto è quello.