Meglio i quattro gatti?

Categorie: Svegliarino
Meglio quattro gatti, tipo quelli papali del Tg3 (che però come gli altri Tg nazionali nasconde le seconde file vuote ai convegni degli amici), competenti o migliaia di tifosi che capiscono poco di quello che stanno guardando? E' l'eterno dilemma italiano degli sport diversi dal calcio e dal ciclismo, dove le migliaia ci sono a prescindere, che ieri ai Mondiali di Roma si è riproposto durante la gara di tuffi femminili dal trampolino (un metro). Ammettiamo di averla seguita per disperazione e capendo ovviamente pochissimo di abbondanze e dintorni, mentre aspettavamo Italia-Uzbekistan di pallanuoto, senza oltretutto cogliere quello che gli inviati dei giornali hanno invece colto: non i fischi ai punteggi dati agli italiani, Tania Cagnotto e Maria Marconi, che si erano sentiti anche a casa, ma quelli antisportivissimi di disturbo durante i tuffi delle cinesi e della Pakhalina. Curioso che i settecento uomini Rai sul posto, fra seconde voci e studi di cazzeggio, non abbiano sottolineato il comportamento di gente che non vede l'ora che arrivi il 23 agosto. Oltre che quello sportivo degli allenatori, Cagnotto e Rinaldi, che chiedevano agli spettatori di non disturbare i tuffi delle avversarie. Il solito discorso: se l'ambizione è uscire dalla parrocchietta allora bisogna confrontarsi con i beceri. Da qui la ola a Wimbledon e cose del genere, che si possono commentare in vario modo ma non nascondere sotto il tappeto.