L’inno involontario dei Pet Shop Boys
Il 1986 fu segnato in chiave paninara anche dai Pet Shop Boys. A Milano per una comparsata televisiva, durante la promozione del loro album ‘Please’ (quello con ‘West End Girl’ e ‘Suburbia’), Neil Tennant e Chris Lowe camminando in piazza San Babila rimasero folgorati dalla moda paninara. Al punto da comprare tutto il comprabile nei dintorni, per pura curiosità nei confronti di un movimento che non era nato in Inghilterra o negli Stati Uniti. Non solo, ma qualche mese dopo composero ‘Paninaro’, che per musica e parole è forse davvero l’involontario inno di un’epoca. La canzone manifesto dell’unico movimento giovanile italiano fu quindi composta da due inglesi che per età (Tennant del ’54, Lowe del ’59) e formazione avevano pochissimo in comune con i paninari. Passion and love and sex and money. Violence, religion, injustice and death. Armani, Versace. E poi la frase culto: I don’t like much, really, do I? But what I do like, I love passionately. Non mi piace molto in realtà, no? Ma ciò che mi piace lo amo con passione. Si è perso il conto dei remix e delle versioni uscite nel corso degli anni, ma non la memoria di una canzone che aveva colto lo spirito del tempo come solo uno sguardo esterno può fare. Inutile dire che ‘Paninaro’ fuori dall’Italia è stato uno dei singoli di minor successo del duo che ha scritto la storia del synthpop. Come si potevano spiegare i paninari a un tedesco o a un australiano, visto che non erano stati compresi nemmeno dagli italiani? (estratto del libro ‘L’importanza dei paninari’, Indiscreto 2013) L’IMPORTANZA DEI PANINARI – Milano, anni Ottanta, di Stefano Olivari. In vendita a 12 euro su Amazon e in libreria. A 5,99 euro nella versione eBook per Amazon Kindle e tutti gli altri eReader, a partire dal Kobo di Mondadori. Disponibile anche per iPad, iPod Touch e iPhone. http://www.youtube.com/watch?v=4ORZk-FXjSo
RECENSIONI - Del libro hanno scritto
Tommaso Labranca su
Libero del 13 giugno,
Paolo Bartezzaghi su
La Gazzetta dello Sport del 22 giugno,
il Giornale del 13 luglio e
Antonio Bozzo sul
Corriere della Sera del 29 settembre 2013. L’opera è stata recensita anche dal critico letterario
Pietro Cheli nella sua rubrica
Il Criticone. Articoli su
L’importanza dei paninari sono apparsi anche sulla rivista culturale
Ossobook, sul sito
Ottanta e dintorni e su molti blog, fra cui quello di
Franco Rossi. Uno speciale di mezz’ora è stato dedicato al libro dalla
radio australiana SBS.
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