Eurofestival, l’impresa di Toto Cutugno
A poche ore dalla finale dello Eurovision Song Contest 2015 (noto da noi anche come Eurofestival) che a Vienna vedrà
Il Volo rappresentare l’Italia con
Grande Amore (i tre ragazzi canteranno per ventisettesimi, ossia ultimi) ci piace ricordare la seconda vittoria ottenuta dal nostro Paese alla competizione canora europea dopo quella del 1964 di
Gigliola Cinquetti con
Non ho l’età. Era il 0 e sul palco della Vatroslav Lisinski Concert Hall di Zagabria trionfò
Toto Cutugno con
Insieme 2. Una canzone che inneggiava all’unione dei popoli europei e che sorprese alcuni commentatori che non si aspettavano la vittoria del cantautore italiano con 149 punti, prima di tutti la storica voce della BBC, ossia il sarcastico Terry Wogan, che probabilmente da buon isolano anglocentrico ignorava la popolarità continentale di Cutugno. La sua sorpresa è documentata dai filmati dell’epoca, per un risultato che arrivò dopo un testa a testa con
Somewhere in Europe dell’irlandese Liam Reilly (132 punti), il quale ebbe da recriminare considerati i 12 punti assegnati a Cutugno dal suo Paese mentre in cambio l’Italia non ne riservò alcuno alla sua canzone che sul filo di lana fu raggiunta anche dalla francese
White and Black Blues proposta da Joëlle Ursull. In realtà
Insieme 2 non rubò nulla, ottenendo punti da tutti gli altri 21 Paesi in gara ad eccezione di Regno Unito e Norvegia, ma ci fu anche un piccolo siparietto legato proprio alla comunicazione dei voti della giuria italiana, il cui portavoce si collegò telefonicamente affermando in francese di dare i voti di quella spagnola... dopo un attimo di sconcerto e confusione per rimettere le cose a posto i due presentatori, gli ottimi Helga Vlahović Brnobić e Oliver Mlakar, dovettero parlare in italiano e finalmente ottenere la classifica. La vittoria, commentata sulla Rai da
Peppi Franzelin, consentì a Toto Cutugno di ampliare ulteriormente la sua fama di autore, già guadagnata negli anni Settanta soprattutto in Francia, così come di cantante, già esplosa qualche anno prima con quello che può essere considerato un vero e proprio inno, scomodo per alcuni, ma estremamente reale nel suo incedere:
L’italiano. A venticinque anni di distanza
Il Volo cerca quindi di riportare in Italia un trofeo che a dire il vero al nostro Paese non sembra essere mai importato, a differenza ad esempio dei nordici dove lo Eurovision Song Contest è venerato al pari di una massima manifestazione sportiva. Certo è che, mai come quest’anno l’attenzione sui nostri media sembra invece essere molto alta, il che non può che far piacere. Dunque appuntamento a stasera, e al di là dei gusti di ciascuno tutti a tifare per Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble alle ore 21 su Raidue, Rai HD nonché sul canale web ufficiale della manifestazione (
Eurovision.tv).