Esonerato dalle maschere

Categorie: Calcio, Svegliarino
Qual è stata la grande colpa di Ranieri? Non tanto essere terzo in classifica con una squadra da terzo posto e piena di giocatori in declino (ovviamente quelli più vecchi, ma anche il poco nominato Buffon), ma dirlo in anticipo di mesi e pubblicamente. I venditori del prodotto Juventus, dalla proprietà fantasma a Tuttosport, non glielo hanno perdonato e questo esonero è stato quasi da lui chiamato con le dichiarazioni post-Atalanta (''Non siamo più quelli che eravamo, ma l'anno prossimo sarò qui al 99%''). Un'uscita di scena che porterà magari qualcosa di buono nel presente: Ferrara sa come funzionano le cose in uno spogliatoio, qualche sorriso a Del Piero e avere tutti (anche i media) dalla sua parte per due partite non sarà difficile. Per il futuro poi ognuno spara la sua, incurante del fatto che nemmeno i diretti interessati (Conte, Gasperini, Spalletti, eccetera) abbiano ricevuto notizie precise e che soprattutto nessuno sia contrattualmente libero. Per trovare un esonero hard nella storia della Juventus bisogna risalire a quaranta anni fa, con Luis Carniglia, anche se le dimissioni di Lippi del 9 furono indotte ed il Deschamps salutato con una giornata di anticipo alla fine della stagione in serie B non fu una grande lezione di stile. Pioveranno gli articoli del genere 'Aaahhh, quando c'era l'Avvocato', ma nessuno inviterà apertamente a vendere chi non ha più stile, passione, competenza e soldi da voler rischiare. Solo battute biascicate male da maschere tragiche, eredi di un'Italia morta, a cui nessuno di noi Tirzan osa ridere in faccia.