Elkann o Conte?



Nella vicenda Marchisio chi si è comportato meglio fra John Elkann e Antonio Conte?



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L'incredibile vicenda dei legamenti di Marchisio, indicativa di tante cose ma soprattutto del fatto che anche i medici sbagliano e a volte di tanto (capita in tutte le professioni, ma quando lo si fa notare nella medicina le reazioni sono da checche isteriche), è stata a prima vista un pretesto per regolare i conti fra la Juventus e Antonio Conte, dopo il traumatico addio dello scorso luglio e vari episodi di gelo. Ma la questione è forse più sottile, perché a scagliarsi contro i durissimi allenamenti del c.t. (in realtà condotti a un ritmo normale, per questa fase della stagione, a detta di qualunque osservatore) non è stata la Juventus ma John Elkann. Con vari media appecoronati che hanno preparato il terreno per una contestazione torinese a Conte, in occasione della partita con l'Inghilterra. E sorprende, ma anche no, che nessuno abbia notato che Conte è l'uomo simbolo della Juventus di Andrea Agnelli, arrivata dopo quella fallimentare di John Elkann: un po' in maniera casuale, come sempre avviene nel calcio (nel 2011 non fu preso Mazzarri soltanto perché De Laurentiis non lo liberò), molto per scelte migliori rispetto alla gestione precedente. Il 'Di qua o di là' di oggi è quindi calcisticamente interessante. Se fosse rivolto solo a giornalisti non ci sarebbe partita: come avrete visto, il nome di Elkann è sparito dai titoli in modo da far dimenticare la cazzata che ha detto, mentre tutto sembra ruotare intorno alla figura dell'allenatore. Traditore della Juventus, abbandonata all'improvviso e di cui spaccherebbe i convocati in azzurro, oppure vero simbolo bianconero quale Allegri non sarà mai? Noi siamo più diretti: Elkann o Conte?