Dopo Fonseca il predestinato De Rossi

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Cosa aspetta la Roma a lanciare Daniele De Rossi come allenatore? Fonseca sta facendo di tutto per facilitare il lavoro ai Friedkin, con l'incredibile sconfitta in Coppa Italia contro lo Spezia B (quasi C, alcuni titolari di Italiano nemmeno erano in panchina) e lo stato confusionale certificato dalla sesta sostituzione, che in ogni caso avrebbe portato allo 0-3 a tavolino. Una delle poche qualità che riconosciamo alle proprietà straniere è una minore propensione ad esonerare gli allenatori, ma il portoghese ha ancora pochi mesi di contratto ed il fatto che mai con lui si sia discusso del futuro è già un pre-esonero. Il futuro della panchina della Roma magari sarà legato al bis con lo Spezia, magari no, inutile parlare di calcio anche se questa Roma triturata nel derby avrebbe potuto vincere facilmente senza gli errori di Borja Mayoral. Di sicuro sarà interessante perché legato a quello di tanti ottimi allenatori, tre in particolare: Allegri, Sarri e Spalletti. Allegri, disoccupato dall'estate 2019 (ma senza contratto solo da quella scorsa), sarebbe già l'allenatore dell'Inter se in agosto Conte avesse fatto Conte invece di mordersi la lingua: il futuro degli Zhang, ed a cascata quello di Marotta, gli suggerisce di non fidarsi troppo di certe promesse. La Roma capiterebbe quindi al momento giusto. Sarri invece i soldi della Juventus li prende ancora e, come a suo tempo Allegri, non sembra disposto a transazioni (pazienza se gli esperti parlando di 'separazione amichevole') dopo un esonero che gli ha fatto male, dovuto a problemi evidenti anche in questa stagione: Roma sarebbe una piazza disposta ad innamorarsi di un maestro, di un profeta, di una statua eretta dai media. Quanto a Spalletti, ancora sotto contratto con l'Inter, sarebbe l'allenatore ideale per una Fiorentina ambiziosa ma la Roma avrebbe un significato particolare, anche se per molti rimane "Quello che ha fatto smettere Totti". Una stupidaggine colossale, visto che l'ultima partita di Totti nella Roma è stata anche l'ultima partita di Spalletti su quella panchina: difficile però puntare su un tecnico già a prescindere inviso alla piazza. Detto che Fonseca non è ancora stato esonerato e che forse resisterà ancora un po', la moda imporrebbe di lanciare De Rossi, che fra l'altro parla bene l'inglese e sarebbe una sintesi perfetta fra la romanità, visto che stiamo parlando della Roma, ed il respiro internazionale del club. Ma se i Friedkin e Pinto volessero puntare su un nome collaudato, e non sul solito maestro sulla fiducia, la scelta giusta sarebbe Sarri.