Cuore da rock & roll
Che bella cosa il rock americano, quello on the road che non si vergogna di mettere insieme atteggiamenti scanzonati e qualità elevata. Uno dei re del genere è
Huey Lewis che ha appena compiuto 62 anni e che da ragazzi abbiamo avuto la fortuna di vedere in concerto in una delle sue rarissime apparizioni italiane. L'anno era il 1988 e il luogo il Palatrussardi di Milano, colmo all''inverosimile per ascoltare il cantante nato a San Francisco, in compagnia del suoi fidati compagni, i News.
Huey Lewis & The News dunque, fenomenale band capitanata dal simpatico e guascone Hugh Anthony Cregg III, armonicista di talento nonché eccellente performer al microfono. Di quel concerto - che aveva come supporter un altro ensemble importante come
Bruce Hornsby & The Range - ricordiamo la poderosa sessione fiati (I Tower of Power) nonché la professionalità di tutti i musicisti - Sean Hopper, Bill Gibson, Johnny Colla, Mario Cipollina, Chris Hayes - che insieme al front leader forma(va)no un ingranaggio perfetto. Il tutto per proporre senza trucchi ed effetti speciali i loro principali successi, in primis le trascinanti
I want a new drug e
The power of love (tema portante di Ritorno al futuro), ma anche
If this is it,
Doin' it all (for my baby),
Jacob's ladder,
Walking on a thin line,
The Heart of Rock and Roll,
Perfect World e
Small World (title track dell'album uscito lo stesso anno). A chi è più giovane - fortunato lui (o lei) - va ricordato che Huey Lewis & The News hanno avuto un enorme successo di pubblico proprio nei nostri amati anni '80 e dispiace - come spesso accade - constatare che dopo album celebri come
Picture This,
Sports,
Fore! e il meno fortunato e già citato, Small World - siano sostanzialmente spariti dal circuito europeo, e soprattutto da quello italiano. L'ultimo lavoro si intitola
Soulsville ed è stato pubblicato nel 2010, con il buon vecchio Huey che - cambiato qualche compagno di viaggio - continua a macinare note e chilometri sul palco.
Alvaro Delmo, 6 luglio 2012