Cosa sono le associazioni no profit

Quando si parla di associazioni no profit non ci si riferisce a Indiscreto, dove l'aspetto no profit è del tutto involontario, ma ci si riferisce a quelle organizzazioni che negli ultimi anni hanno conosciuto una crescita non solo numerica, ma anche organizzativa, enorme. A volte identificabili con una parte politica, come nel caso delle Ong, altre volte decisamente no.



Il concetto esiste in realtà da molti anni e fa riferimento tecnicamente ad organizzazioni non sviluppate per un proprio guadagno, ma che reinvestono interamente i propri utili per le funzioni e gli scopi dell’organizzazione stessa. Tuttavia, complice una aumentata empatia e consapevolezza globale dei problemi, in anni più recenti il numero delle associazioni no profit è in grande crescita, insieme anche alla varietà di tematiche di cui si occupano.

Indubbiamente alla proliferazione del fenomeno ha contribuito il lavoro di giornalisti e media in generale, le cui inchieste hanno fatto emergere situazioni di difficoltà a vari livelli, dall’aspetto sociale a quello economico fino ad arrivare a tematiche inerenti natura e salvaguardia dell’ambiente. Questa emersione dei fenomeni ha fatto dunque in modo che molte persone, anche individualmente, si siano mosse per porre rimedi, o quantomeno fornire aiuto, laddove si rendevano evidenti carenze da parte di entità che avrebbero dovuto occuparsi di risolvere determinate situazioni (stati nazionali in primis). La legislazione italiana, dato il già citato aumento sostanziale del fenomeno delle associazioni no profit, le ha suddivise in varie categorie cui faremo ora qualche breve accenno.



Un caso particolare sono poi le Fondazioni di Diritto Civile e di Origine Bancaria, poiché si tratta di organizzazioni che hanno proprie fonti di reddito che impiegano per finanziare progetti esterni, nella maggior parte dei casi a finalità culturale ed artistica.

Risulta evidente che con una tale varietà nelle finalità e nelle tipologie di intervento, il legislatore sia dovuto intervenire per regolamentare in modo preciso gli aspetti economici relativi alla gestione di un’associazione. Data la generale finalità solidaristica, peraltro, si è optato per fornire alle associazioni no profit regimi fiscali particolarmente agevolati, al fine di favorire il loro operato investendo la maggior quantità possibile di fondi nelle loro specifiche aree di intervento.



Parallelamente, anche le associazioni stanno costituendo regimi di gestione sempre più evoluti, per consentire ai propri membri di operare in modo molto più immediato e quindi di avere accesso ai fondi societari con molta più immediatezza. Sono quindi nate piattaforme gestionali e profili bancari, o strumenti multifunzione (tra cui la carta Soldo sta diventando una delle più utilizzate) che sono specificamente dedicati alle associazioni e che forniscono una varietà di servizi, tra cui l’emissione di carte di credito ai singoli membri e sistemi di controllo dei massimali di spesa, senza dimenticare la possibilità di effettuare transazioni gratuite e immediate tra i membri.

Possiamo quindi dire che il mondo delle associazioni no profit ha raggiunto un livello di evoluzione tale da consentire a chiunque abbia spirito di iniziativa e soprattutto attenzione alle tematiche sociali, di avviare la propria associazione affidandosi a strumenti pratici e utili, poggiando su un tessuto normativo che ne favorisce la gestione e l’operatività.