Calciomercato da pezzenti e scudetto alla Juventus

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Pellé, Rugani, Madragora: questi sono stati i grandi colpi di ieri, ultimo giorno di calciomercato. La peggior sessione di riparazione di sempre, come era logico in una stagione del genere. Questo non toglie che in un simile contesto da pezzenti ci sia chi ha fatto molto peggio di altri, anche restringendo il discorso ai club con ambizioni per lo meno da Champions League. La Juventus con la collaborazione del Genoa si è inventata, in cambio di Rovella fra due anni, la plusvalenze di Portanova e Petrelli. Inter e Napoli niente di niente. Lazio e Roma quasi niente. L'Atalanta ha migliorato il livello dei suoi difensori con Maehle e a centrocampo ha scommesso su Kovalenko, dopo il suicidio ancora non spiegato (Gasperini viene da mezzo secolo di calcio, non da un circolo di vela) con il Papu Gomez. Il Milan con Tomori, Meité ed i resti di Mandzukic ha dato qualche alternativa a Pioli. Per il resto si sono agitati molto Parma, Cagliari, Torino e Fiorentina, il Genoa ha giocato su più tavoli e ha scommesso sul Strootman, mentre incredibilmente il Bologna non è riuscito a dare uno straccio di prima punta a Mihajlovic. Quindi? Chi era a uno o due giocatori forti dalla Juventus è rimasto ad uno o due giocatori forti dalla Juventus, mentre più in basso vale tutto: troviamo poca differenza fra il valore delle rose del Verona nono in classifica e del Crotone ultimo, in questa zona la mitica mano dell'allenatore forse conta. È la prima volta da quando seguiamo il calciomercato, anche solo come lettori, quindi dalla metà degli anni Settanta, in cui sono saltate operazioni da settore giovanile per pura mancanza di liquidità. Siccome il Covid ha tolto per ora il 15% del fatturato, è evidente che tutti questi dirigenti fenomenali non erano così fenomenali, se dopo decenni di giochetti contabili fra gli applausi dei media è bastato qualche mese di sofferenza per non riuscire a pagare nemmeno gli stipendi. Come finirà la Serie A 2020-21? Consapevoli che su Indiscreto capita sempre qualcuno di tristissimo che scrive 'aspettiamo maggio prima di parlare', ecco la nostra classifica finale: prima Juventus con il rientro di tutta la difesa, seconda Inter ma a questo giro lottando, terzo Milan in calando, quarta Lazio di pochissimo sull'Atalanta in omaggio alla loro neorivalità, con Roma e Napoli allo sfascio e magari il Sassuolo sesto, con De Zerbi che finalmente sale sul treno giusto.