Vita da Thomas Magnum

4 Settembre 2014 di Paolo Morati

Magnum P.I.

Chi è Robin Masters? Gli spettatori della serie Magnum P.I., otto stagioni dal 1980 al 1988 (in Italia arrivò nel 1982), si saranno posti almeno una volta questa domanda. Telefilm ambientato alle Hawaii e con protagonista quel Tom Selleck che per via dell’impegno già sottoscritto con la CBS dovette rinunciare al ruolo di Indiana Jones ne I predatori dell’arca perduta, racconta le imprese di Thomas Magnum, ex ufficiale di marina nonché reduce dal Vietnam, diventato investigatore privato e ospitato nella dependance della lussuosa villa di Masters.

Masters che non compare praticamente mai (salvo qualche – apparente? – sporadica presenza che non ne svelerà mai il volto, la voce originale è di Orson Welles che pare avrebbe dovuto rivelarsi nel finale) e che affida la gestione della sua proprietà hawaiana all’inglese Jonathan Higgins (lo strepitoso John Hillerman), che nel corso degli episodi si troverà a battagliare con il disordinato e anticonformista Magnum per mantenere un certo decoro all’ambiente da lui curato, snocciolando aneddoti del passato e regole rigorose.

Selleck interpreta in scioltezza un ruolo che ha contribuito a forgiare e che gli è poi rimasto cucito addosso, ammiccando alla telecamera e narrando fuori campo anche alcune vicende che contestualizzano e spiegano eventuali fatti antecedenti e concorrenti le storie. Più volte il ‘private investigator’ si trova in seria difficoltà, trascinato in tranelli e doppi giochi, rischiando la sua incolumità (di botte ne prende parecchie) e danneggiando inevitabilmente la Ferrari che il miliardario Masters gli ha concesso in uso, oltre ad attingere alla cantina o utilizzare il campo da tennis della sua villa.

Una serie, Magnum P.I., tipicamente ottantiana sin dal tema musicale di apertura (composto da Mike Post) per passare quindi ad abiti e acconciature delle diverse ragazze coinvolte nei casi, fino all’aria scanzonata e ironica del decennio. Esemplari in tal senso le battute dei suo amici T.C. e Rick, co-protagonisti più volte nelle indagini, e le reciproche punzecchiature di Magnum con l’integerrimo Higgins e i suoi dobermann Apollo e Zeus. Mentre scriviamo stiamo rivedendo l’episodio Il Dio del Veleno, dove compaiono altri due investigatori (Simon&Simon) di un’epoca in cui le serie erano più immediate e meno cerebrali rispetto a quelle odierne. E i baffi erano ancora di moda… In tutto questo il dubbio finale è in ogni caso: meglio essere Thomas Magnum, Jonathan Higgins o magari proprio Robin Masters?

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