Matrimonio con Inga

6 Dicembre 2013 di Dominique Antognoni

“Mi guardi: le sembro attraente?”, mi chiede Inga. “Cosa dovrei rispondere?”. “La verità”. “Sì, lei è attraente. Perfino troppo”. “Bene: sai che per quattro lunghi anni sono stata single?”. Inizia così l’intervista con Inga Verbeeck, boss di Berkeley International, una specie di Cupido per ricchi e solo per ricchi. Anche scemi? Belga di Anversa, divorziata e con una figlia, un compagno (chissà quant’è felice del lavoro di lei), si occupa delle sedi europee di un’azienda che sta vivendo un successo strepitoso, espandensosi in tutto il mondo. Ho tante curiosità e tante domande, spero di non dover parlare solo di depressi e di imbranati anche se mi aspetto una sua difesa a spada dei clienti.

Inga, qualcosa non torna: uno ricco perché paga per avere una moglie? Solitamente c’è la fila di donne,  per i benestanti.
Proprio per questo i benestanti vengono da noi, vogliono una compagna con la quale condividere la vita, non i suoi soldi e basta.

Siamo nel 2013, certe storie sanno di tempi passati e non sono più credibili. Come si fa a sostenere che i soldi non siano importanti?Se uno vuole dei rapporti immediati, oppure delle avventure, sono la prima a consigliare un viaggio lontano. In questi casi i soldi fanno la differenza.

Perché una persona ricca bussa alla porta di Berkeley e paga una montagna di soldi? Da solo non è capace di conoscere qualcuno? A meno di essere eremiti, tutti frequentiamo qualcuno che a sua volta frequenta altre persone e così via…
Può sembrare assurdo, lo so. Ma credimi, esistono dei motivi seri per rivolgersi a noi di Berkeley.

Tipo che lui sia imbranato?
Anche. L’ottanta per cento degli uomini non ha il coraggio di chiedere ad una donna di uscire. E parlo solo di uscire…

Sei generosa a chiamarli uomini…
Non facciamo gli sbruffoni! A parole sono tutti coraggiosi e spigliati… È un dato oggettivo, con ragioni serie che stanno alla sua base.

Se uno non ha il coraggio di affrontare un invito figuriamoci poi quando ci sarà la vita di coppia…
Noi di Berkeley mettiamo la gente in contatto, poi nella camera da letto o nella vita quotidiana non abbiamo voce in capitolo.

Il cliente tipo è bruttino e cicciottello?
Ti stupirò, ma non è così: sono quasi tutti dei begli uomini.

Ok, allora che problemi ha che non trova una donna da solo? Capito: sono noiosi da morire.
Pochi, la gran parte sono persone interessanti.

Sì, certo. Sono belli, ricchi e frizzanti. Poi?

Poi chiediamo cosa vuole dalla vita, il primo incontro dura quasi tre ore. Vogliamo sapere tutto di lui, dei suoi gusti, le sue esperienze, la sua famiglia, l’infanzia, i suoi desideri.
Tre ore pesantissime. Comunque si può mentire senza problemi sul passato.
Certo, com’è certo che noi spesso lo scopriamo. Abbiamo le nostri fonti, ma sono in pochi a mentire. Semmai il problema è che hanno delle aspettative esagerate.

Del tipo?
Sia le donne che gli uomini puntano al top senza avere un’idea oggettiva delle proprie potenzialità.

Cioè che uno sogna come moglie Claudia Schiffer?
Anche. Oppure Simon Baker e Gerard Butler, per le donne nostre clienti. Il primo consiglio che diamo è di essere realisti.

Poi lui o lei sganciano l’assegno.
Sì, proprio così.

Ecco, siamo alla parte più bella. Per entrare in questo paese delle meraviglie quanti soldi ci vogliono?
Minimo 10.000 euro.

Una tantum?
No, all’anno.

Con questi soldi si passa di donna in donna, volendo.
Quello non è amore.

Mi scuso, che idiota. Per 10.000 euro cosa ottengo dalla Berkeley?
Hai la possibilità di essere messo in contatto con le donne del tuo stesso paese. Quelle che, ovviamente, si sono rivolte a noi.

Dunque io italiano per 10.000 euro posso incontrare donne italiane. Non è più facile andare in discoteca o dal panettiere?
Fra la vita notturna e la vita di coppia c’è una gran bella differenza. Noi non offriamo un servizio di escort. Per quello di agenzie ce ne sono già tante! 

Voi invece cosa mi garantireste?
Minimo otto incontri l’anno.

In media 1.200 euro l’incontro. Una settimana all’inclusive a Cuba costa la stessa somma. Fingiamo di essere d’accordo. Come avvengono gli incontri?
Il nostro staff si mette a studiare le persone di sesso opposto che potrebbero essere interessate, poi diamo all’uomo il numero di telefono di lei, sperando che lui chiami. Si incontrano e poi speriamo che vada tutto bene.

In media di quanti incontri c’è bisogno prima di trovare l’anima gemella?
Sei.

Una faticaccia. Mettiamo che non si vada d’accordo e non si trovi nemmeno l’ombra della donna dei sogni. Che si fa, a fine anno?
Solitamente si rinnova il contratto.

In quanti rinnovano?
L’ottanta per cento ci chi non ha trovato il partner giusto.

Altri 10.000.
Se si decide di avere il raggio d’azione limitato al proprio paese, sì.

In Italia quanti si sono già iscritti al club?
350, ma vorrei si arrivasse a 1.000 in breve tempo.

Ti credo, l’ideale per voi sarebbe un numero vicino ai 10.000. Le altre opzioni?
Per 15.000 euro puoi scegliere due paesi.

Scelta libera? Immagino che gli italiani prendano Russia e Ucraina, le italiane i paesi africani.
Non è così. Sei sempre fissato con il sesso, noi ci occupiamo anche di altro.

Mi scuso, ritiro tutto, quasi mi vergogno di me. Allora come si scelgono i paesi?
Spesso è un problema di lingua. Per trovare una compagna, ripeto, una compagna si dovrebbe parlare la stessa lingua o perlomeno conoscere la lingua dell’altro.

Andiamo avanti con il tariffario.
Per 25.000 euro puoi accedere alla banca dati dell’intero continente. Per 50.000, il mondo intero.

4.000 euro al mese per trovare moglie a Cuba.
Non abbiamo una sede a Cuba, per cui no, a Cuba no. Negli Stati Uniti magari sì.

L’uomo italiano che tipo di donna vuole? Non parlante, immagino.
Dominique, siamo seri. Però è vero che l’italiano è abbastanza semplice come genere, vuole la donna straniera carina e bionda.

E paga 10.000 o 25.000 per questo, una ragazza carina e bionda? Per 500 euro te ne trovano quante ne vuoi.
Qui stiamo parlando di rapporti seri.

Di serio qui c’è solo che la gente è stupida e disperata.
Non è vero. Proprio perché non sei stupido fai fatica ad accontentarti del primo che passa.

Allora perché deve venire da voi: per una donna bionda e carina?
Può sembrare assurdo, ma spesso accade che nella cerchia dei tuoi amici, delle tue conoscenze, non ne trovi. E allora che fai? Inizi a frequentare altri giri? E’ difficile.

A quel punto meglio dare i soldi ad Inga.Sì.Non contare sui miei.Dominique, senti: uno ha la possibilità di avere la Porsche e una borsa Hermes (le donne, ovvio). Va dal migliore avvocato per eventuali problemi, dal miglior medico per altro tipo di problemi. Ecco, per un alto servizio si viene da Berkeley.

Ognuno fa quello che vuole con i suoi soldi: la donna italiana cosa chiede?Non si chiede, si desidera.

Vado di male in peggio.Tu la metti sempre come se si comprasse un compagno, ma non è così. Se no sarebbe facile, almeno per chi ha i soldi.

Posso ridere? Comunque la donna italiana cosa sogna, dall’alto della sua superiorità?Un uomo vero. Prima scelta un inglese, poi uno scandinavo. La principale richiesta è: un uomo vero e serio.

Quindi ritiene che in Italia l’uomo sia poco vero e poco serio.

Lo hai detto tu.

A quanto pare lo sostengono le donne italiane. Non è che la colpa sia un po’ anche loro?
Certo, sono aggressive. L’uomo negli ultimi anni è sulla difensiva.

Dunque la colpa è sempre dell’uomo.
Non è importante fare grandi discorsi: spesso non si trova un compagno e basta.

Per fortuna che esiste Berkeley. Prendiamo le fasce d’età: la maggioranza delle persone che ti fanno il bonifico sono giovani, giovanissimi, adulti?Sulla trentina. Prima pensavano solo alla carriera, poi si rendono conto che il tempo passa e vogliono una famiglia. I quarantenni sono sicuri di sapere come agire, ma neppure loro ci riescono da soli.

La fascia di età più dura da accontentare?
Gli over 60, i così detti Silver single.

Come sei arrivata a questa attività?Prima lavoravo in una grossa azienda di acciaio.

Stesso settore, direi.
Dominique, per favore… Poi mi si è offerto di diventare partner in Berkeley.

Il tuo compagno come l’ha presa?
All’inizio era un po’ titubante, anche irritato: ora se ne è fatto una ragione.

Gli uomini in cerca del paradiso ci provano con te?Dico solo che io non sono interessata, ho una figlia e un compagno.

Dunque ci provano. Dove avete sedi?
Parigi, Londra, Ginevra, Copenhagen, Amsterdam, ora vogliamo aprire negli Stati Uniti.Nel Texas?
Anche, lì ci sono tanti soldi. Come in Florida e a New York, Chicago e Boston.

Perfino a Copenhagen si fa fatica a socializzare?
Sì, nei quartieri alti sì.

I soldi non fanno la felicità: è da una vita che aspettavo di dirla anche io, questa fesseria. Un’ultima domanda: i familiari hanno sconti?
No. Mio fratello è iscritto al Berkeley di Londra e non ha una sterlina di sconto.

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