(Up)Tempo di Eurofestival

10 Maggio 2013 di Alvaro Delmo

Eurovision Song Contest 2013

Eccoci qui a riparlare dello Eurovision Song Contest, da noi noto anche come Eurofestival, che quest’anno si tiene a Malmö in Svezia (semifinali 14 e 16 e finale 18 maggio). Il big party della musica europea trova di fatto terreno fertile nei Paesi scandinavi e dopo la vittoria di Loreen dello scorso anno, ora la grande favorita è la Danimarca che lancia la ventenne Emmelie de Forest. La sua Only Teardrops (un titolo che parla da sé) è del resto un condensato dei luoghi comuni eurofestivalieri degli ultimi anni, che rischia di fare il pieno di voti.

Quella del 2013, complice la crisi, sembra destinata ad essere un’edizione con il freno un po’ tirato dopo anni di palchi mozzafiato (non mancheranno comunque gli effetti speciali), ma ci ‘tranquillizza’ il fatto che ascoltando i brani in gara si conferma almeno in parte l’appiattimento di autori e interpreti su un cliché ormai più che consolidato. Non tutti però si rassegnano all’andazzo urlante e qualche cosa che si distingue rimane. Ci provano ad esempio i Paesi Bassi con Anouk e la sua Birds, minimale anche se forse troppo soporifera per gli standard della manifestazione, o l’Ungheria che con Kedvesem di ByeAlex porta un brano perlomeno fischiettabile che non ci costringerà ad abbassare il volume del televisore. Ma anche la storica interprete gallese Bonnie Tyler, per il Regno Unito con Believe in me, perlomeno tranquillizza le nostre orecchie.

Quattro i ‘nomi italiani’ in gara. Si parte da quello ufficiale, ossia Marco Mengoni che alla fine ha deciso di portare la canzone con cui ha vinto il Festival di Sanremo, ossia L’essenziale. In un’edizione con molte ballate rischia di confondersi nel mucchio, ma i bookmakers lo mettono comunque nella cinquina dei favoriti. Tutto dipende anche dal posizionamento nella scaletta della finale che quest’anno verrà decisa dall’organizzazione e non per sorteggio. Poi c’è San Marino. La sua Crisalide, ben interpretata da Valentina Monetta, sta raccogliendo grandi consensi tra gli estimatori dell’ESC e potrebbe trascinare per la prima volta la mini repubblica in finale e magari a qualcosa di più.

Il belga di origini italiane Roberto Bellarosa (vincitore di The Voice) con Love kills non va invece oltre al classico brano radiofonico simile a centinaia di altri, mentre il maltese Gianluca Bezzina (che di italiano ha solo il nome) fa il suo con una filastrocca piacevole intitolata Tomorrow e proposta in modo scanzonato. Vincesse non sarebbe male, anche perché ascoltarla ci mette di buon umore. E di questi tempi è oro colato.

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