Il mercato nell’era dei radiati

31 Maggio 2012 di Dominique Antognoni

Vi mancavano i nostri articoli su Christian Chivu, dite la verità. In realtà questa volta vorremmo solo usarlo per raccontare come avvengono le trattative di mercato ai livelli più alti, quelle che generano i titoli dei giornali e le elucubrazioni dei mille esperti. Adesso c’è la moda del poker, tutti pensano di saper giocare ma la gran parte sono dilettanti allo sbaraglio. E quando stanno bluffando fanno una gran tenerezza. See così non fosse, come farebbero i professionisti a vivere? Prendete i fratelli Becali, anche se francamente non ce lo aspettavamo. Uno dei due, Giovanni, che poi non è nemmeno più un agente (è stato simpaticamente radiato, alla Moggi), si vanta di menare la gente, minaccia di spararti se scrivi contro di lui, dice di avere la scuola della vita (è fiero di essere stato in prigione in vari paesi). Ecco, uno così te lo immagini bravo con le carte e invece no.
Per sei mesi ci ha annoiato assieme al fratello Victor riguardo alle varie offerte per Chivu: Spagna, Germania, Inghilterra. Guarda caso l’unica offerta vera arriva dal Galatasaray, che a meno di cambiamenti di ultima ora non si trova proprio in Germania. E ancor meno in Inghilterra. I Becali sono rimasti con il cerino in mano, Chivu maledice il giorno che non ha firmato con l’Inter (che incredibilmente gli aveva offerto un contratto pluriennale, sarà stata la famosa politica dei giovani) e ora forse è tropo tardi, perché la gente non è stupida, sa che se rimane lo fa perché altrove non ha trovato quello che voleva, ovvero uno stipendio da nababbo.
Galata, dunque: chi non sogna di andarci dopo aver giocato nella Roma e nell’Inter?  Ma ci andrà? Ni. Hanno offerto uno stipendio bassino e va detto che Terim passa per un decisionista ma si è dimostrato un pasticcione da dieci e lode: ha addirittura chiamato Hagi per chiedere un parere su Chivu. Ma cosa si può sapere di più di uno che da oltre un decennio è nel calcio di lato livello, dall’Ajax ai giorni nostri?
In più l’ex tecnico del Milan e Fiorentina ha proposto uno stipendio quasi identico a quello offerto dall’Inter. A questo punto tanto vale rimanere a Milano, nell’appartamento in centro comprato a prezzi non proprio di saldo. Ieri i fratelli Becali hanno dato la grande notizia: Terim ha chiamato al telefono Chivu e i due si sono sentiti per dieci minuti. Ben dieci minuti!!! Non è meraviglioso? Becali di sicuro gradisce il Galata, non è una coincidenza che ogni volta che deve piazzare un calciatore vada diritto diritto ai giallorossi, sapendo di contare su appoggi fortissimi (Popescu, Hagi, Adrian Ilie, tutti lì sono andati: quando si dice il caso). Insomma, come finirà? Si sceglie con il cuore o con il portafogli? Da ricordare che in cinque anni all’Inter il difensore ha guadagnato tondi tondi trenta milioni di euro, per un milione di differenza non si sposta ad Istanbul, che per la quiete non è proprio identica a Milano, nonostante alcuni quartieri davvero europei. La morale? Affari da decine di milioni, per giocatori che fanno senz’altro più titolo di Chivu (vogliamo dire Ibra?), vengono trattati con una superficialità incredibile da persone a cui non affideremmo le chiavi da casa. Però, leggendo di ‘blitz’ e ‘vertici’, sembra sempre che si tratti di grandi manager internazionali. Che poi Becali sia stato radiato è solo un simpatico dettaglio, considerando le persone a cui in Italia molti club chiedono ancora consulenze e consigli.
Dominique Antognoni, da Bucarest (31 maggio 2012)
Share this article