Zaniolo il Balotelli bianco?

3 Gennaio 2021 di Indiscreto

Nicolò Zaniolo sta per trasformarsi nel Balotelli bianco? Nemmeno gli autori di Barbara D’Urso avrebbero potuto sognare una storia del genere: il campione giovane e bello stritolato fra la fidanzata incinta (Sara Scaperrotta) dopo un aborto, la nuova fidanzata (Madalina Ghenea) famosa che smentisce però qualsiasi relazione con lui e non ci tiene a passare per nave-scuola, due infortuni devastanti ed un recupero ancora avvolto nell’incertezza, una famiglia ed in particolare una mamma (Francesca Costa) presente sui social network che al tempo stesso lo protegge e lo soffoca.

Una mamma, anzi una supermamma, italiana, con i pro e contro della definizione. Una mamma del 2020, che non demonizza Instagram come invece fa il giornalista collettivo (che poi da lì copia il 90% delle sue notizie), sempre nostalgico degli ‘uomini veri’ di una volta, che spesso erano veri soltanto grazie all’omertà dei giornalisti. L’abbiamo già scritto, ma lo ripetiamo agli snobbettini che ritengono il calcio solo una storia di 4-3-3 e di gegenpressing: la vicenda è interessante, perché riguarda persone vere e tocca corde e situazioni anche di chi a 21 anni è o è stato ben lontano dalla fortuna di Zaniolo.

Venendo al paragone Zaniolo-Balotelli, telefonatissimo anche al netto delle questioni sentimentali, sottolineiamo una differenza fondamentale. Zaniolo è un professionista dall’età di 11 anni, da quando ogni giorno lo portavano da La Spezia a Firenze per allenarsi con le giovanili della Fiorentina, prima che finite le scuole medie rimanesse a tempo pieno nel collegio viola. Di più: Zaniolo è figlio di un calciatore professionista, Igor, dalla buona carriera in Serie B e in categorie minori, con tutto il carico di aspettative e di frustrazioni che questo comporta. In altre parole, Zaniolo ha la testa del calciatore professionista da sempre ed infatti nessuno alla Roma ha mai avuto da ridire sul suo lavoro sia nella rieducazione sia nei rari periodi in cui è stato sano. Stessi giudizi nell’Entella e nell’Inter, che pure con la fattiva collaborazione di Spalletti (ma all’allenatore si può sempre dire di no) lo ha perso in maniera scellerata nell’operazione Nainggolan.

La storia di Balotelli è molto diversa, visto che non è cresciuto in una famiglia impostata sul calcio: parliamo della famiglia adottiva, non di quella naturale che è tornata in scena con Balotelli famoso. Semplicemente Balotelli era troppo forte per non diventare un calciatore professionista, ma la voglia di diventarlo sul serio non l’ha mai avuta. Certo ha capito subito i vantaggi della situazione, ma non abbastanza da impegnarsi a fondo, né da giovane né da vecchio, né con allenatori comprensivi né con sergenti di ferro, e adesso ci costringe a guardare gli highlights del Monza. Per questo pensiamo che Zaniolo come calciatore si riprenderà, senza ovviamente tornare più forte di prima (la stupidaggine motivazionale standard), magari avendo come traguardo vero il Mondiale 2022 e non il prossimo Europeo per cui Mancini non lo può convocare alla cieca.

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