Web o media tradizionali?

4 Gennaio 2017 di Indiscreto

Beppe Grillo ha sempre la capacità, anche nei momenti in cui i Cinque Stelle sono in difficoltà, di toccare i nervi scoperti dei giornalisti. Così la proposta, probabilmente soltanto una provocazione, della giuria popolare alla quale sottoporre articoli di giornale e servizi di telegiornali, ha scatenato reazioni scomposte. Eravamo rimasti ai giornalisti che ogni giorno vengono giudicati dai lettori… Speriamo che sia uno scherzo anche la minaccia di querela di Mentana, ma al di là della polemica di giornata il tema è interessante. I media per così dire tradizionali, i grandi giornali e le grandi televisioni, quindi quelli che per vivere hanno bisogno di proprietari potenti, una struttura aziendale forte e in molti casi anche di appoggi politici, sono meno credibili del web? Messa così la questione è un po’ generica, ma cambiando la prospettiva lo è meno: la libertà, la frammentazione e la sostanziale anarchia del web hanno in qualche modo dimostrato la malafede ‘media’ dei media tradizionali? Quelli su cui ci siamo sempre formati un’opinione, perché non eravamo fisicamente in via Fani il 16 marzo 1978, alle Twin Towers l’11 settembre 2001, o, per dire, ieri al centro di accoglienza di Cona, e quindi ci basiamo su ciò che ci raccontano, selezionando chi riteniamo più credibile. Al di là del fatto che la contrapposizione non esista, la domanda è politica: meglio il mondo di giornali e televisione o quello con anche il web? Media tradizionali o web?

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