Voto a 16 anni : di sinistra o di destra?

15 Marzo 2021 di Stefano Olivari

Enrico Letta è stato eletto, ovviamente si scherza (candidato unico, 860 voti a favore e 2 contrari), segretario del Partito Democratico e fra i punti del suo programma uno dei più interessanti è quello del voto a chi ha compiuto 16 anni. Insomma, per il cosiddetto elettorato attivo l’abbassamento di 2 anni rispetto alla soglia di età attuale e di 5 rispetto a quella che c’è stata fino al 1975, limitando la storia d’Italia a quella repubblicana. Un’idea, quella del voto a 16 anni, che Letta aveva già espresso un paio d’anni fa e di cui avevamo già parlato su Indiscreto.

La differenza, non da poco, è che Letta da ex velenoso contro Renzi è diventato segretario di un partito che riesce a stare al governo in quasi ogni situazione e quindi le sue parole hanno un peso diverso. Senza andare sui massimi sistemi e dando per scontata, cosa che non è per niente, la maturità dei sedicenni, veniamo al concreto: il voto a 16 anni favorisce i partiti di sinistra, fra cui il PD, quelli di destra, o ciò che sono diventati i 5 Stelle?

Visto che nel 2005 e nel 2006 sono nati in Italia circa 560mila bambini e togliendo chi non ha i requisiti per la cittadinanza, stiamo parlando di circa un milione di elettori. In sostanza un cinquantesimo del corpo elettorale delle Politiche del 2018, un 2% che difficilmente potrebbe spostare grandi equilibri anche votando tutti compattamente per un singolo partito. Questo non toglie interesse alla domanda: i sedicenni italiani sono più di sinistra o più di destra? Evidentemente Letta pensa che siano più di sinistra.

Un‘indagine della SWG sul voto nel 2018 rivelò che il 43% dei diciottenni aveva votato per il Movimento 5 Stelle (che alla Camera ebbe in generale il 32,6%), il 19% per la Lega (contro il 17,3% reale e totale), il 13% per Forza Italia (contro il 14%) e il 12% per il PD (contro il 18,7). Il PD dominava invece fra gli over 65. Per il futuro sono solo indicazioni, vista l’importanza dei partitini e soprattutto la percezione dei 5 Stelle, ai tempi visti come eversori del sistema e adesso attaccati a qualsiasi poltrona di sottogoverno. E dopo aver detto che non daremmo il voto a un sedicenne, nemmeno se la pensasse come noi su tutto, la domanda rimane: i sedicenni sono di sinistra o di destra?

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