Versace o Armani?

21 Aprile 2015 di Indiscreto

L’intervista di Giorgio Armani al Sunday Times ha generato reazioni scomposte, unendo nella lotta quelli che considerano l’omosessualità un grande pregio e quelli che la vedono come un crimine, perché uno dei più grandi imprenditori italiani ha osato affermare che “L’omosessuale è un uomo al 100%, non si deve vestire da omosessuale. L’omosessualità esibita non ha niente a che fare con me, un uomo deve essere un uomo”. Meno reazioni da checche isteriche, è il caso di dirlo, ha generato anche l’antipatia espressa da Armani per i fisici troppo palestrati (lui che, fra parentesi, è un cultore del fitness), mentre risaputo ma sempre divertente è l’aneddoto riguardante il defunto (da 18 anni) Gianni Versace che un giorno gli disse “Io vesto le troie, tu donne di chiesa”. Il nostro ‘Di qua o di là’ riguarda proprio il modello di donna nella testa di Armani e Versace: posto che entrambe le anime convivono in tutte (e in tutti), con percentuali diverse, un grande stilista a quale anima dovrebbe rivolgersi? In altre parole, la donna a cui tendere dovrebbe essere la donna Armani o quella Versace? È gradita la partecipazione del pubblico femminile, che su Indiscreto non manca (non è uno scherzo, lo vediamo dagli indirizzi email) ma che di solito interviene poco non riuscendo ad inserirsi con il timing giusto nei discorsi sul birmano medio.

Share this article